Conformismo giornalistico: piove sul bagnato

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Tetti sotto pioggia e sole4 MAGGIO 2016 – Che i parlamentari approfittino delle scadenze elettorali per fare quello che non hanno fatto per anni è cosa risaputa.

Ma a Sulmona ci si indigna solo a senso unico: così, la grancassa ha suonato sui giornali e sui siti internet per la proposta di legge della sen. Paola Pelino sul Bimillenario ovidiano e solo a noi, irriducibili scettici, è venuto in mente di andare a scorrere il calendario per contare i giorni che intercorrevano tra il suono di trombe dell’abbinata Pelino-Berghella e il 5 giugno, quando i sulmonesi voteranno il loro sindaco.

Ci sembrava una smaccata mossa elettorale quel dire che ben otto milioni di euro pioverebbero sulla città per i due anni di manifestazioni sul Vate se passasse il ddl; ma ce la siamo tenuta in corpo questa considerazione per non apparire acidi. Ieri e oggi, invece, è stato un continuo di scetticismi a senso unico, quando si è trattato di parlare di una proposta che veniva dalla sen. Stefania Pezzopane. Anzi, “Il Messaggero” ha proprio aperto il resoconto della conferenza-stampa della parlamentare con l’osservazione che Ovidio è stato trascinato a forza nella campagna elettorale e ne sarà protagonista; all’unisono, o meglio con rara precisione da fare invidia alla Eco delle Metamorfosi, “Il Centro” ha colto la coincidenza del ddl Pezzopane per dire che è, sostanzialmente, robetta elettorale.

Per non parlare dei siti internet, scritti, tra l’altro, dagli stessi giornalisti che informano sulla carta stampata con almeno dodici ore di ritardo e che ieri hanno imperversato su questa coincidenza di campagna elettorale e disegni di legge, nota almeno da una settimana, cioè da quando la sen. Pelino ha intrapreso le danze della propaganda a basso costo.

Altana Corvi sotto pioggia

Ora, debbono avere un grande fiuto questi giornalisti per sostenere che il primo disegno di legge è puro e casto e che l’altro è propaganda; con i normali mezzi a disposizione della critica, cui non rifuggiamo, non voteremmo mai per una legge che inserisce nel comitato d’onore (o quello che sarà) Giorgio Napolitano, del quale conosciamo la debolissima coerenza di democratico, anzi la decisa propensione alla giustificazione delle stragi di Budapest nel 1956; oppure Sergio Zavoli, che aveva ed ha la lacrima facile e, quando era inviato speciale, era soprannominato il commosso viaggiatore. Ed entrambi appartengono alla iniziativa della sen. Pezzopane.

Ma allora vogliamo parlare di Marini che ci dovremmo trovare nel comitato escogitato dalla sen. Pelino come peso plumbeo, con la bile che gli sprizza da tutti i pori da sempre, ma in particolare dopo la trombatura alla presidenziali (celebrerebbe di Ovidio solo il poemetto “Ibis”)? Quindi non sarà stato questo a convincere le penne sulmonesi a bollare come elettoralistica solo l’iniziativa della sen. Pezzopane. Può essere stata l’ovvia considerazione che negli ultimi quattro anni Stefania Pezzopane si è vista quasi mai a Sulmona e meno ancora ha prodotto disegni di legge o leggi. Ma anche questo è un argomento debole, visto che la sen. Pelino, sì, ha fatto molto di più, come per esempio la legge per la soppressione del tribunale, ma era meglio che facesse di meno.

Privi di lumi per capire queste isterie, ricaviamo la sensazione che giri in città una specie di passa-parola per stabilire cosa sia “ovidianamente corretto”; e che questo passa-parola si fermi, però, tra un gruppetto di giornalisti che pensa di fare opinione pubblica con scarsissima equidistanza dai fatti e dalle persone. E, nella classifica della libertà di stampa, reale o percepita, in tutti i Paesi del mondo, l’Italia meriti il posto che ha (in coda): sotto questo aspetto, soprattutto in questi giorni, piove sul bagnato.

Nelle due foto i tetti del centro storico come apparivano stamane, all’arrivo in edicola di “Il Messaggero” e “Il Centro”. 

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