SDEGNO UNANIME DALLE FORZE POLITICHE PER L’ABBANDONO DELL’ASSEMBLEA DEL COGESA
MARZO 2021 – Quando decide di ritirarsi non frappone indugi. La sindaca Casini abbandona le assemblee con la rapidità del baleno, che Manzoni evoca nell’ode a Napoleone per significare la ristrettezza del tempo tra l’ideazione e il suo effetto fulminante. Annamaria Casini avrebbe fornito materia a Ennio Flaiano, che definiva l’attimo come la frazione di tempo intercorrente tra il semaforo che passa al verde e il suono del clacson dell’auto che sta alle nostre spalle.
In questo frangente, nel soffio che peraltro è bastato per la creazione dell’universo intero, Casini pianta in asso le assise, che scoprono così di avere un’altra etimologia; da lei la prenderanno e la conserveranno per tramandarla a tutti i politici che trascurano la regola principale della politica, cioè quella di esserci sempre, di non lasciare mai il campo agli avversari. Annamaria Casini si produce in questo menù a intervalli sempre più ravvicinati, come le ricorda il Pd all’indomani della fuga dal Cogesa: “si parla di uno ‘ndranghetista a Palazzo San Francesco e la sindaca fugge dal Consiglio (3.11.2017); si parla di crisi politica e sanità e la sindaca fugge dal Consiglio (10 agosto 2018); si parla di gestione Cogesa e la sindaca fugge dal comitato del Controllo Analogo (24.6.2019)”.
E la stessa Annamaria Casini è attesa al varco del prossimo consiglio comunale “per riferire alla città di Sulmona quanto sta avvenendo al Cogesa” osserva il consigliere comunale Fabio Pingue, che mette al primo posto la conseguenza della “gestione dissennata del Cogesa”, cioè l’aumento delle tariffe del 15%, ma anche “una saturazione preoccupante della discarica, una ristrutturazione della pianta organica che non è sostenibile dal Cogesa, un bilancio in perdita di oltre 1 milione di euro”. Di “fuga indegna” parla Sbic, che coglie nell’aumento delle tariffe “lo scotto di anni di disattenzione della politica che ha delegato ad occhi chiusi alla governance della partecipata anche il ruolo di indirizzo e controllo”; e “Sulmona bene in comune” concorda sulla necessità che dei temi del Cogesa si occupi il consiglio comunale “prima dell’assemblea dei soci”.
Poi di “episodio vergognoso” scrive Roberta Salvati, consigliere della Lega, che previene la Casini sul pretesto di “altri impegni” concomitanti, per i quali avrebbe abbandonato l’assemblea del Cogesa e la accusa di non avere “neanche la decenza di saper organizzare al meglio la propria agenda appuntamenti, per dare il giusto valore alle riunioni e alle persone che vi partecipano”.
Mai come in Annamaria Casini l’attimo è fuggente; e la fuga è un attimo