DI PIERO NON VUOL FARE PIU’ L’OFFESO

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RISCHIA DI DOVERSI COSTITUIRE PARTE CIVILE CONTRO GLI ZAPPA – S’ERA APPENA RIPRESO DALLA FATICA DI NON CHIEDERE I DANNI CONTRO MARGIOTTA DEL COGESA

25 OTTOBRE 2024 – Chi ha letto l’avviso di chiusura delle indagini preliminari a carico di alcuni Zappa riferisce che vi figura il sindaco Gianfranco Di Piero quale “persona offesa”. Lui si riteneva già persona offesa quando l’anno scorso in Consiglio comunale ha annunciato che avrebbe scritto un libro per dire varie cose sulla sua esperienza di sindaco: presumibilmente sulle critiche che ha ricevuto, per esempio quando si è scoperto che era pappa e ciccia con Andrea Gerosolimo e qualcuno li aveva scorti a cena molto prima dell’incontro in un ristorante di Pescara nella scorsa estate tra lo stesso sindaco e una parte dell’opposizione. La desistenza di Gerosolimo al ballottaggio di tre anni fa andava spiegata alla luce di quello che Di Piero ha fatto poi per il Cogesa, per il “distacco” (chiamamolo così) sulla questione delle mense, per la caserma dei pompieri. E per altro.

In effetti si sentiva molto offeso.

Ma “persona offesa” nel processo contro gli Zappa proprio no; questo non se l’aspettava. C’è il rischio che, in quanto tale, si dovrà costituire parte civile, sia pure per il Comune e non per sé. Ha sudato sette camicie per non costituirsi parte civile sul processo a carico di Vincenzo Margiotta (presidente del Cogesa indicato da Gerosolimo). Adesso l’aspetta un’altra maratona per non costituirsi parte civile su Roncisvalle. Scommettiamo che in Consiglio comunale sosterrà di non essere più offeso di niente? che del palazzo al posto della baracca non gliene frega un fico secco e, se fosse per lui, brinderebbe pure al completamento dell’opera?

Brutt’affare per uno come Gianfracchia Di Piero recitare la parte dell’offeso pur non sentendosi tale.

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