Due province parallele per certificare la doppia velocità dell’Abruzzo

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15 LUGLIO 2012 – Pastore del Pdl propone di affiancare alla provincia dell’Aquila quella di Chieti, Pescara e Teramo. Sembra la certificazione del dualismo dell’Abruzzo, contro il quale si è strologato per decenni nella illusione di non riconoscere che l’Abruzzo interno va ad una velocità diversa da

quello costiero e che le risorse, ormai, stanno solo sul litorale. Che una proposta del genere venga da un riformatore per la prima volta affacciato alla politica si potrebbe pure concepire; che venga da chi ha avuto, più o meno meritatamente, ruoli politici di primo piano e, quindi, oneri indiscussi di rimuovere questa assurdità è davvero il segno che dal ritorno alla democrazia nel dopoguerra si è parlato solo per parlare e che i tentativi di creare connessioni tra le due velocità dell’Abruzzo sono state solo prese in giro. Tra l’altro, questa stravagante proposta di Pastore, che abbandona al suo destino le aree interne, non tiene conto neppure delle opportunità per una città come Sulmona di far parte della vera provincia di Pescara, quella disegnata dalla stessa orografia e dal bacino fluviale del Sagittario e del Pescara, quella delle tante connessioni con il capoluogo adriatico, da valorizzare rispetto alla subalternità imposta con il collegamento all’Aquila. Niente male per chi deve fare le riforme del territorio…

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