L’IPOTESI DI UNA MEGA-CENTRALE AL CONFINE TRA ABRUZZO E MOLISE
6 OTTOBRE 2024 – Sta al confine con l’Abruzzo e dell’Abruzzo prende le acque il progetto dell’ENEL di un mega impianto di produzione di energia elettrica. In molti si sono schierati contro tale ipotesi. Oggi torna sull’argomento il Dott. Franco Tassi, che è stato direttore del Parco Nazionale d’Abruzzo, poi esteso a Lazio e Molise: “La Comunità civile deve esprimere la più assoluta contrarietà al demenziale Progetto che ancora una volta minaccia l’integrità e i valori del più antico, importante, e amato Parco Nazionale d’Italia, già insidiato da più parti, dalla speculazione edilizia, dai tagli boschivi scriteriati, e dagli abbattimenti della preziosa fauna protetta. Spetta al Governo e al Ministero dell’Ambiente bloccare al più presto questa folle iniziativa che contravviene a ogni normativa nazionale e internazionale, offende la logica e il buonsenso, minaccia di disintegrare tutto il patrimonio naturale, gli ecosistemi, la biodiversità per la cui salvaguardia si sono prodigate con inenarrabili sacrifici le generazioni precedenti. Onore ai cittadini delle Mainarde, che hanno istituito il benemerito e attivo Coordinamento “No Pizzone II” e vivissimi complimenti all’Ente Parco il quale, attraverso il Presidente Giovanni Cannata, ha espresso, nel modo più lucido e stringente, l’assoluta contrarietà a questo scempio. Noi, che in passato avevamo combattuto strenue battaglie per inserire le meravigliose Mainarde nel Parco d’Abruzzo, seguiremo ogni fase della vicenda, e torneremo a denunciare l’assurdità del Progetto attraverso Articoli e Comunicati, anche a livello internazionale, invitando i media a far sentire forte e chiara, la voce dell’Italia e dell’Europa. Perché “La civiltà d’un popolo – come disse il Presidente USA Franklin D. Roosevelt, sempre citato dal compianto Antonio Cederna – si misura anche da come tutela i propri Parchi Nazionali”.