UNA ANTOLOGIA DI SCRITTI NELLA BIBLIOTECA DIOCESANA – E IL RUOLO DI UN GIORNALE CITTADINO
Nella biblioteca diocesana di Sulmona è conservata una antologia di scritti sulla musica del compositore
abruzzese Mattia Cipollone dal titolo “Sulla Musica Contemporanea Opinioni di Mattia Cipollone”. L’ha incontrata Valter Matticoli, musicista sulmonese dei giorni nostri. Sulla prima di copertina è ancora chiaramente leggibile una dedica manoscritta dell’autore in cui possiamo leggere: «All’egregio Prof. Signor Antonio De Nino in attestato di stima l’autore».
Matticoli annota come Cipollone fu “compositore, didatta e maestro di cappella prima nella Chiesa della SS. Annunziata di Sulmona e successivamente nella Basilica Patriarcale di Santa Maria degli Angeli presso Assisi, Mattia Cipollone, coltivò con uguale impegno e attenzione anche l’attività di critico musicale, pubblicando su diverse testate locali numerosi articoli e recensioni. Collaborò, negli anni della sua permanenza nella città ovidiana, con il giornale «L’Aterno», e con la «Gazzetta di Sulmona» pubblicando mensilmente degli elzeviri in cui passava in disamina argomenti musicali sia sotto l’aspetto storico che critico. Tutti gli articoli apparsi sulla testata «L’Aterno», furono dallo stesso autore fatti pubblicare nella raccolta sopra menzionata, stampata dalla tipografia municipale Angeletti di Sulmona nel 1873 e oggi conservata nella biblioteca sulmonese. Un insieme di articoli che svelano come i suoi interessi prendessero forma e da quali fatti essi venissero suscitati, dando dimostrazione di una accurata investigazione dei principali fenomeni musicali del suo tempo. La molteplicità degli argomenti trattati nei suoi scritti testimoniano che per il nostro compositore la musica non rappresentò solo un mezzo di espressione della propria personalità e forma d’arte per la concretizzazione del proprio mondo sonoro, ma fu oggetto di ricerca e fonte di riflessioni speculative. Per comprendere meglio quali fossero i suoi interessi si riportano qui di seguito i titoli di alcuni dei suoi numerosi scritti al fine di fornire al lettore un’idea più precisa del suo coinvolgimento intellettuale nei confronti della arte dei suoni: Sentimentalismo Musicale (giugno 1871); Del plagio in musica (ottobre 1871); Dell’entusiasmo in musica (dicembre 1871); Della musica dell’avvenire (settembre 1871); Della musica melodica e dell’armonica (novembre 1871); Della musica per pianoforte e di altri strumenti da sala (luglio 1872); Della musica da ballo (marzo 1872); De’ canti popolari e di una canzone contadinesca lancianese (agosto 1871). Diversi sono i temi trattati nella raccolta sulmonese, di particolare interesse sono quegli scritti in cui l’autore si sofferma su argomenti di estetica e storiografia musicale, approfondendone i molteplici aspetti, quali ad esempio il rapporto tra musica e parola, il potere semantico del linguaggio musicale, le relazioni tra armonia e melodia, oppure quando disserta sulle avanguardie artiche del suo tempo, o ancora quando mostra interesse per il fenomeno musicale all’interno delle dinamiche sociali.
Tutti gli articoli rivelano competenza e una notevole padronanza della materia. I testi sono degni di
essere investigati sia in sede estetica che musicologica, tali da indurre chi legge a riflessioni teoriche sul significato più profondo del linguaggio musicale. Le sue capacità critiche e di analisi, unitamente ad un raffinato gusto musicale, furono prerogative che molti compositori italiani suoi contemporanei gli riconobbero, e che istituzionalmente gli valsero la nomina a compositore onorario della Real Accademia Musicale di Santa Cecilia in Roma.
Il 14 marzo del 1874 vide la luce il primo numero della «Gazzetta di Sulmona». Il nuovo settimanale
cittadino, diretto da Leopoldo Dorrucci, si avvalse della collaborazione di personalità di spicco della cultura regionale, Antonio De Nino, Domenico Ciampoli e Pietro De Stefanis. Sul giornale, che si presentava ai lettori con un programma liberale, nei suoi due anni di attività, furono pubblicati numerosi articoli di cronaca locale, politica, letteratura, storia, archeologia e sociologia. Alla gazzetta offri il proprio contributo anche Mattia Cipollone il quale pubblico mensilmente, in appendice al giornale, una serie interessanti di articoli di critica musicale. Di questi ricordiamo: Della cabaletta musicale (marzo 1874); Studi e confronti musicali: Giulietta e Romeo di Vincenzo Bellini e Romeo e Giulietta di Charles Gounod (settembre 1874); Alla stella confidente. Considerazioni critiche (ottobre 1874); Dell’Inno musicale: Un Inno di classica fattura e sommessamente caratteristico e pure quello è il Carlo Magno
di Ponchielli (novembre 1874); Del canto di agilità, del canto spianato e della cadenza melodica (dicembre 1874); Del canto declamato (gennaio 1875).
Tutti i suoi scritti sono testimonianza della sua inesausta curiosità e il desiderio di raccontare e riflettere
sui molteplici aspetti del mondo della musica del quale il Cipollone fu sempre attento e mai distaccato
osservatore”.
Nella foto del titolo: Valter Matticoli mentre dirige davanti al Palazzo dell’Annunziata