INTANTO UN DISOCCUPATO SCRIVE UNA LETTERA APERTA
11 FEBBRAIO 2013 – “Non mi sembra molto chiaro ed anche, se vogliamo, onesto, stare a scalpitare per la scelta di nominare gli scrutatori anziché sorteggiarli”.
Va subito dritto al nocciolo del problema Fabio Federico, il sindaco che respinge l’ipocrita levata di scudi per i criteri di scelta degli scrutatori, dopo che sostanzialmente tutte le forze politiche hanno espresso il gradimento per la prassi che “guarda caso è stata seguita in moltissimi Comuni abruzzesi, compresi in quelli che sono rette da amministrazioni diverse sotto il profilo politico”. Poi si sofferma sulla scelta in sè: “Si è data la preferenza a criteri anagrafici; ma soprattutto ho voluto sentire il parere dei capi-gruppo e adesso non mi si venga a dire che chi blatera era un paladino del sorteggio. E continuo a ritenere che la nomina sia il criterio migliore, alla luce di tutte le esperienze passate”.
Intanto, sulla questione del criterio di scelta ha preso posizione uno degli scrutatori, inviando una lettera aperta a vari organi di stampa. Per i toni espressi e per i contenuti merita di essere in buona parte riportata anche se non firmata: “Spett.le Sindaco e Consiglieri Comunali, chi vi scrive è un cittadino di Sulmona che è stato inserito nella lista degli scrutatori.
Scrivo perché vorrei sollecitare un Vostro impegno affinché termini la vergognosa campagna diffamatoria che sta colpendo in questi giorni noi “scrutatori nominati”.
Innanzi tutto voglio ricordare che nella lista degli scrutatori sono presenti tanti ragazzi (e sono certo che sono la maggioranza) che meritano l’attestato di fiducia che è stato il presupposto della nomina ricevuta.
E’ vostro dovere quello di tutelarci invece di esporci alla pubblica gogna.
Alcune dichiarazioni sulla stampa di consiglieri comunali e addirittura di figure istituzionali importanti, stanno alimentando nella opinione pubblica (che sull’argomento ha già idee molto critiche) posizioni pericolose perché espongono allo scherno e alla violenza verbale tanti ragazzi che hanno l’unica colpa di essere stati “nominati” per svolgere, tra l’altro, un dovere civico.
E’ uno spettacolo indegno quello a cui stiamo assistendo sui mezzi di informazione, perché senza indugio e sensibilità i nostri nomi vengono spiattellati e messi alla vetrina di tutta la città (offesi, derisi pubblicamente), senza che nessuno di Voi si sforzi di sottolineare che è ammissibile discutere il metodo ma non è lecito né accettabile che qualcuno metta in dubbio l’integrità, la dignità e l’onestà di chi è stato scelto.
Mi spiegate poi perché mai a tutte le nomine pubbliche non viene riservato lo stesso trattamento?
La maggior parte di noi merita rispetto perché ogni giorno combattiamo contro il nostro status di disoccupati e invece veniamo oggi additati come “usurpatori” di un diritto che invece ci è riconosciuto dalle regole.
Molti di noi sono giovani disoccupati.
Tra di noi ce ne sono molti anche Laureati.
Chiudo ponendovi un’ultima domanda:
dopo tutto questo clamore, pensate che il 24 di febbraio molti di noi si recheranno ai seggi sereni?
A voi la risposta”.
L’anonimo era una anonima adesso non lo è neanche più, perchè si è manifestata, come riferiamo nell’articolo “Se il coraggio non è anonimo”, nella sezione SPIGOLI di qeusto sito.