NELLE EDICOLE LA FAVOLA DELLA PRINCIPESSA AFFASCINATA DA OVIDIO

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NUOVI CONTRIBUTI ALLO STUDIO DEL MITO DEL VATE NELLA RELEGAZIONE DEL PONTO

5 DICEMBRE 2024 – Ovidio torna nelle strade della Sulmona che non ha conosciuto, ma che avrebbe sicuramente amato. E lo fa con la favola bella di una principessa della Dacia, terra vicina alla sua relegazione: di Dochia che legge il poema che Ovidio avrebbe scritto nella lingua dei Geti, ma nella forma comprensibile ai Daci, per quella sconfinata capacità del Vate di immedesimarsi nelle forme letterarie anche di terre lontanissime. “Ho quasi dimenticato il latino” annotò da Tomi; e questa non è una favola, perchè è la sua testimonianza dell’epoca nella quale, per ricambiare la stima con la quale fu accolto nel Ponto Eusino, incominciò a scrivere un poema che è rimasto sconosciuto ai Romani. Ma l’ipotesi di Santiago Posteguillo di Dochia che conosce la mitologia attraverso quel poema merita tutta di essere ripresa nelle edicole della città di Ovidio, come in questa bella foto della Piazza del Carmine, lungo il Corso che a Ovidio è intestato.

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