PROCESSO ALLA SINDACA SUI RISULTATI DEI CINQUE ANNI

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LO INTENTA IL PD AL QUALE CASINI AVEVA ADDEBITATO L’INSUCCESSO DELLO SCREENING – “A SULMONA STIAMO GIA’ SCRIVENDO UNA STORIA NUOVA”

12 DICEMBRE 2020 – Il recente “screening” sul coronavirus a base di tamponi ha dato risultati deludenti, in ordine alla partecipazione (che era su base volontaria) in tutte le città della provincia dell’Aquila; tanto che le operazioni sono state prorogate dallo scorso fine settimana a quello attuale. Tuttavia, la sindaca Annamaria Casini ha individuato la causa del “flop” nei mancati appelli di tutte le forze politiche; in particolare, ha sostenuto che il PD è stato “distratto” perchè “continua a lanciare accuse all’amministrazione senza accorgersi che questa amministrazione ha già pubblicato i bandi relativi ai buoni spesa destinati alle famiglie in difficoltà in questa pandemia in una forma innovativa e il bando per contributi alle imprese locali con risorse del bilancio comunale”.

Con la pazienza che la politica richiede, e che la sig.ra Casini non conosce – rispondono dalla sede in Corso Ovidio quelli del PD – le consigliamo di rileggersi gli inviti – fatti a marzo da questo circolo – non solo a collaborare, ma anche a scegliere quale destino dovesse avere il nostro nosocomio, proprio per evitare la situazione che stiamo vivendo. Così come le consigliamo di rileggersi la delibera con cui lei e i suoi complici declassavano l’Ospedale di Sulmona ad ospedale di base; proprio quanto richiesto dal suo mandante ed ex assessore regionale “35 delibere”, ove il riferimento è ad Andrea Gerosolimo che in tutto il suo mandato di assessore regionale ha proposto 35 delibere, a fronte delle diverse centinaia presentate da ogni altro assessore.

Il Pd individua anche dei profili di grave contraddizione tra l’immagine che la sindaca vorrebbe dare di sè e quella che è stata acquisita alle cronache: “E non fu forse lei a consentire ad agosto la Fiera dell’Assunta e la  manifestazione “Street Food” con l’epidemia già in ripresa? Perché noi non fummo e, ad onor del vero, neppure il centrodestra.

Siamo avversari politici implacabili, certo, ma distratti no, al punto che, per esempio, sollevammo perplessità sulla determina comunale di 45.000 euro in favore del figlio del consigliere comunale Di Masci e l’assunzione della moglie dell’assessore alle partecipate alla cooperativa Satic.”

Il Partito Democratico qualifica come “becera” la polemica intrapresa dalla sindaca con il prof. Vittorio Sgarbi. Il risultato sarebbe stata l’occasione offerta “al noto critico d’arte e Presidente dell’importante Premio Sulmona, nonchè abile provocatore, la possibilità di scudisciare lei e le sue altrettanto improvvide soccorritrici“.

D’altronde – continuano Presidente e segretario del Pd – che sia litigiosa e divisiva non è una novità. Da Gabriele Cirilli a Marsilio, dai sindaci autonomi agli innumerevoli assessori caricati e scaricati a comando e addirittura da lei querelati e poi assolti in giudizio: tutti passati per le armi“.

Dopo aver espresso dispiacere per le “uscite ancora così livorose a fine mandato“, il “Pd di tutti” addebita alla sindaca di non aver “mai imparato a distinguere tra un ragionamento politico, da un lato, e quanto le suggeriscono i cattivi maestri o il suo brutto carattere, dall’altro. Ed è sempre la città, così mortificata economicamente, socialmente e culturalmente, a pagare il prezzo dalle sue condotte dannose ed inappropriate. Taccia sindaca, taccia: ce ne gioveremmo tutti, ma soprattutto la città, che lei ha così maldestramente ed inadeguatamente cercato di rappresentare, senza mia riuscirci, con supponenza fino alla fine”. E ancora il Pd strizza l’occhio al proposito di sostituire al più presto, alle prossime elezioni di primavera, la sindaca Casini: “A Sulmona e per Sulmona stiamo già scrivendo una nuova storia”.

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