STRANA SOLUZIONE ALLA SEDIZIONE DEGLI ORDINI
26 MAGGIO 2017 – La sindaca Anna Maria Casini ha esposto il proprio punto sulla delicata contrapposizione tra il Comune e gli ordini professionali.
“Il primo cittadino ha precisato che l’Amministrazione da tempo sta operando in accordo con la Regione, attraverso il determinante apporto dell’Assessore regionale sulmonese, Andrea Gerosolimo, per i problemi del territorio. In tale contesto ha riferito dell’incontro avvenuto ieri sera, alla presenza dell’Assessore Gerosolimo, con il Presidente della Regione, Luciano D’Alfonso, al quale ha consegnato una lettera, ottenendo la disponibilità della Regione a supportare l’Ente per dare un’accelerata in merito alle gare e a istituire un ufficio temporaneo di scopo, una struttura di supporto per consentire l’avvio delle attività per il progetto nazionale di “Casa Italia” in cui Sulmona, unica città abruzzese, è stata inserita. Il tavolo ha concordato, infine, di proseguire un lavoro in sinergia anche per rimuovere gli ostacoli per gli appalti pubblici in riferimento alle scuole”.
L’”ufficio temporaneo di scopo” ci mancava. In sostanza, la Regione allestisce una sua struttura per risolvere i problemi che normalmente dovrebbero essere risolti dal Comune. Infatti, se la soluzione escogitata in queste drammatiche ore di protesta degli ordini professionali fosse l’espressione di un normale rapporto tra Comune e Regione, l’ufficio non dovrebbe essere né temporaneo, né di scopo: sarebbe un ufficio e basta, come ce ne sono tanti (troppi) in Regione, dall’Agricoltura, all’Urbanistica, alla Sanità, con istituzionali contatti con quelli del Comune. E non sarebbe neanche “di scopo”, perché tutti gli uffici sono di scopo (almeno a parole, servono a raggiungere un obiettivo). L’equilibrismo delle parole cerca di nascondere un disequilibrio della prassi. In sostanza, l’esercizio dell’amministrazione a Sulmona negli ultimi anni e in particolare negli ultimi dodici mesi ha denotato delle lacune che non si possono superare con le risorse intellettuali del Comune.
E così, dalla giunta regionale giunge un sostegno, che è in effetti una appropriazione dell’azione amministrativa. D’Alfonso gioisce dell’imbarazzo di Gerosolimo (che deve giustificare una mezza sedizione nella città nella quale è stato eletto); Gerosolimo si consola pensando che non deve più amministrare per il tramite della dott.ssa Casini e può farlo direttamente dall’Aquila o da Pescara, senza passare per Sulmona. In questo senso l’ufficio ha uno scopo. Fino alle prossime elezioni per passare in Parlamento. In questo senso l’ufficio è temporaneo.
Ci avevano detto che si sarebbe battuto per salvare il tribunale e rimediare alle marronate di Pelino, Scelli e Legnini. Ha fatto di più: ci ha tolto pure il Comune.