12 GIUGNO 2023 – Andrea Gerosolimo si dimette dalla carica di consigliere comunale, dichiarando di volersi dedicare alla sua professione. L’addio alla politica l’aveva già dato, dichiarando di volersi dedicare alla presidenza della società di calcio sulmonese, peraltro con un appeal pari a quello che ha in politica. Non fu così allora; non lo sarà adesso. Il suo passo indietro, contestuale alle dimissioni del primo dei non eletti, Massimo Di Paolo, quindi strategico sotto altro profilo, serve a confermare quanto è apparso chiaro sin dalle prime battute della esperienza amministrativa di Gianfranco Di Piero: la sostanziale assenza fisica di Gerosolimo dalle sedute del Consiglio comunale (al limite della decadenza dalla carica) e la carenza di ogni opposizione, anche soltanto verbale, hanno fatto parte di un patto sotterraneo tra l’ex assessore regionale e il suo ex portaborse alla Regione, che del resto si era speso per la elezione a sindaca di Anna Maria Casini molto di più di quanto si sia speso per la propria elezione. Piccole, grandi conferme sono venute anche da una condotta molto obliqua che Di Piero ha tenuto sull’”affare Cogesa”, quando addirittura ha votato il bilancio dell’ente, laddove avrebbe dovuto mantenere la promessa elettorale di scardinare il sistema di potere e addirittura aveva annunciato un ultimatum all’azienda municipale aquilana in merito al conferimento di rifiuti nella discarica di Noce Mattei.
Responsabile di questo duetto politico fatto di amorosi sensi e almeno di non belligeranza è anche la cosiddetta Destra in Consiglio comunale, che si è nutrita a sua volta dagli effetti della disfatta di Gerosolimo, con il passaggio nelle sue fila del più votato tra tutti i consiglieri, Salvatore Zavarella. Masci & C. si sono fatti notare per la propria assenza anche in sedute nodali, per totale disinformazione anche sulle pratiche più semplici e per quell’atteggiamento attendistico che si è basato sulla prospettiva di una maggioranza che perdeva pezzi: tutto il contrario di quello che dovrebbe fare una opposizione che ha ricevuto voti, sia pure molto al di sotto delle aspettative, per svolgere un ruolo alternativo e propositivo nell’interesse della città.
E’ molto probabile, a questo punto, che Di Piero sosterrà Gerosolimo, palesemente o in modo sotterraneo, personalmente o per interposto candidato, alle elezioni regionali della prossima primavera, quando potrebbe esaurire il mandato sindacale sul quale già da un semestre galleggia senza verve (e questo era prevedibile), senza idee (e questo era un po’ meno prevedibile) e senza dignità politica.