SI AVVIA AL PARADOSSO E AL RISVOLTO COMICO IL SERVIZIO SCOLASTICO
29 LUGLIO 2023 – Un consigliere comunale chiede dieci volte di prendere visione dei documenti per un appalto di oltre tre milioni di euro. Che abbia totalizzato tutti questi tentativi non è segno di trasparenza negli uffici comunali; che ci sia riuscito la decima volta è anche segno che alla prima avrebbe dovuto avere accesso alla documentazione. Ed è quello che è successo alla consigliera Nannarone per l’appalto del servizio mensa.
Un consigliere di minoranza che dice di aver studiato le carte di quell’appalto e di averle trovate in regola e poi, di fronte ad un marchiano errore di procedura nel bando, sostiene che occorre del tempo per valutare e, in sostanza, chiede un rinvio, non dà segno di svolgere il suo ruolo di oppositore con solerzia ed acume. Ed è quello che è successo oggi al consigliere Masci.
Un sindaco (nella foto del titolo durante un intervento di stamane) che, in presenza di una segnalazione così coinvolgente, che si aggiunge alla critica per la posizione di un altro consigliere di maggioranza, si sbilancia nel dire di “non aver usato pressioni” sui dirigenti amministrativi, invece di spiegare come e quando adotterà provvedimenti e perché non ha svolto di sua iniziativa il ruolo di vigilanza sulla correttezza di tutto l’iter procedimentale, visto che l’appalto riguarda il suo Comune e che, se, come sembra, si dovrà rifare tutto da capo, i fruitori diretti di quell’appalto rimarranno senza… mensa, conferma la sua interpretazione della funzione del sindaco, che coincide con quella dello spettatore del tennis: guarda la battuta, si volta per vedere la risposta, si volta ancora per vedere l’altro colpo e così per tutta la durata della partita svolta da altri. Ed è quello che succede da venti mesi al sindaco Di Piero.
L’appalto plurimilionario del servizio mense scolastiche potrebbe essere aggiudicato anche con la partecipazione di una sola impresa. Ma, secondo una legge del 1924, per consentire una aggiudicazione del genere, invero piuttosto eccezionale, si sarebbe dovuto contemplare tale ipotesi proprio nel bando. A Sulmona, mentre il sindaco non… riceveva pressioni, il testo del bando non recava neanche un segno sulla ipotesi dell’unico concorrente; ed è stata composta la commissione che avrebbe dovuto proclamare l’aggiudicatario dell’appalto; e il procedimento è andato avanti con altri atti, mentre passava il tempo e si avvicinava la riapertura delle scuole.
Ad attendere sul traguardo della giornata ricca di tappe interpretative, comunque, si è fatto trovare il sindaco stesso, che ha premesso, nel suo intervento conclusivo, di aver fatto appello, nel corso della disastrosa discovery dei vizi procedimentali, ai suoi studi giuridici, dei quali ha preteso di dare la controprova decisiva riportando a memoria la scritta sull’ingresso della facoltà di Giurisprudenza alla “Sapienza” di Roma. Ha detto che non si è trattato di illegittimità della procedura, ma di improcedibilità, come se la improcedibilità non dipendesse dalla violazione di un requisito previsto dalla legge. C’è da sperare che si presenti con gli stessi argomenti all’ingresso delle scuole a settembre, in modo che, satolli della distinzione, gli scolari non pretendano i… contenuti dell’appalto, fermandosi alle forme decantate da un Ulpiano di quella portata. Senza citare il ministro Tremonti a proposito della possibilità di sostenersi con la Cultura: “Sì, mi faccio un panino alla cultura e comincio dalla Divina Commedia”