LE ULTIME PAROLE FAMOSE DI MARCO MARSILIO SULL’INCENDIO DOMATO
27 LUGLIO 2023 – Ne ha avute per tutti oggi Marco Marsilio “governatore” dell’Abruzzo, quando pensava di andare al Bagnaturo, frazione metà di Sulmona e metà di Pratola Peligna, dopo che se ne erano andate le fiamme sul Morrone: ha ringraziato le forze dell’ordine, la Protezione civile, i volontari, i sindaci. Forse aveva bisogno di dire che l’incendio era stato domato in men che non si potesse dire, molto prima dell’incendio dell’epoca di D’Alfonso “governatore” d’Abruzzo.
Invece, alle ore 20 di oggi un pennacchio di fumo, neanche tanto piccolo se si nota a chilometri in linea d’area, imperversa e si avvia, forse, verso la cresta del Monte Morrone, dove potrebbe svalicare, come fecero le fiamme sei anni fa, per andare ad allietare la Valle dell’Orfento. Oppure, chissà, potrebbe essere orientato, dal vento insistente, a puntare verso Popoli. Eppure bastava un getto da un elicottero, magari prendendo bene la mira per non ripetere quello che facevano Canadair ed elicotteri sei anni fa.
Ovviamente, come tutti quelli che si affidano al caso e che per anni non fanno niente per evitare le emergenze, Marsilio dirà che chi pensa questo è un uccello del malaugurio, magari uno di quelli che è fuggito dall’incendio con le ali di fuoco. A noi sembra, più giocosamente, che quel pennacchio fa rima tanto con pernacchia, cioè quella risposta che la natura dà agli arronzoni e ai superficiali, per ricordare che ci sono leggi fisiche che non hanno niente a che fare con la scaramanzia; men che meno autorizzano chi amministra fior di milioni a contare sulla buona stella, solo perché siamo a poco più di sei mesi dalle elezioni. E pensiamo che homo faber fortunae suae (per Fabbricacultura: ogni uomo costruisce la sua stessa sorte).