AVVENTURE DALL’ANNUNZIATA A PIAZZA XX SETTEMBRE
8 DICEMBRE 2016 – Un celebrato imprenditore attraversa il Corso davanti all’Annunziata per attaccarci una pippa mentre siamo impegnati in una romantica passeggiata notturna.
Il freddo non lo scoraggia e, senza neanche introdursi come vuol il bon-ton, ci domanda perché abbiamo scritto di lui e della sua morosità. Che si sia riconosciuto in chi non paga non è buon motivo perché lo abbiano riconosciuto gli altri: ormai non paga più nessuno, tranne le persone che sanno andare a testa alta e notoriamente sono così poche da non poter riempire il Corso davanti all’Annunziata nelle ore notturne. Piazza XX Settembre, poi, è del tutto deserta forse anche per questo e Ovidio sta solo, con o senza aglio in testa.
Farfuglia qualcosa il celebrato imprenditore, sembra che parli da solo e si ripete che l’inadempienza non è grave, che è tollerata, che “il Rotary non ha un elenco di iscritti e di non iscritti”. Vorremmo vedere a tenere un elenco di non iscritti: posto che una decina di anni fa, in occasione del centenario, il Rotary ha raggiunto il numero di un milione in tutto il mondo prima di precipitare in una crisi di iscritti che è stata esaminata a febbraio scorso al teatro “Caniglia”, sarebbe una bella anagrafe da compilare per comprendere gli altri sei miliardi di persone.
Non ha contraddittore, l’imprenditore celebrato, se non chi spera che almeno giri alla via del teatro e molli le ventose. Non c’è neanche una pattuglia per fare l’alcol-test. Poi, per fortuna, si arriva in prossimità della sede del “Vaschione” e le strade si divaricano, data anche l’ora tarda come scrivono i giudici che non hanno voglia di completare le udienze e rinviano. Resta a parlare da solo sotto a Ovidio che tutto poteva immaginare duemila anni fa che tornare nel bimillenario a Sulmona alla mercè di un molestatore.