PELINO IN SOCCORSO DI MINZOLINI CONTRO LA “SEVERINO” (DA LEI VOTATA)

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DOCUMENTO DI SOLIDARIETA’ CON RARI RIFERIMENTI LETTERARI A KAFKA

20 LUGLIO 2016 – Ore intense per la sen. Pelino, nominata a Sulmona, che prima di dire la sua sul piano sanitario regionale, aveva appena indossato il… caftano (dopo averlo preso in boutique pagandolo) e stilato un documento di solidarietà per l’ex direttore del Tg1, Minzolini, decaduto dalla carica di senatore per il passaggio in giudicato di una sentenza che lo ha condannato per peculato.

Pelino, che in genere non fa sfoggio di letteratura, ha definito il fatto della decadenza “addirittura più surreale di quello del kafkiano Josef K” (che dunque conosce bene e del quale parlerà al prossimo dei “Liberincontri”; è prenotata). Ma la legge “Severino”, che ha determinato questa decadenza, chi l’ha approvata, se non Paola Pelino con tutta la sua Forza Italia, già Pdl, già Forza Italia? E poi, perché si va a scomodare Kafka per un normalissimo peculato, esaminato con tutte le garanzie del processo di oggi, con le facoltà di proporre una revisione in caso di ingiustizia? O dobbiamo tenerci in Senato uno condannato a due anni e sei mesi per peculato (e neanche per le classiche tre arance che commuovono tutti quanto sono oggetto di furto, quanto per 65.000,00 euro) e cacciare, proprio per la “Severino”, i disgraziati impiegati comunali che vengono condannati per abuso di ufficio o per rifiuto di atti d’ufficio? Prenda “Il processo” di Kafka, con o senza cftano, e lo vada a leggere a questi ultimi, la sen. Pelino: quelle sì che sono situazione Kafkiane.

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