Pelino pèntiti, è questione di ore

556

PER LA SENATRICE CHE VOTO’ LA SOPPRESSIONE DEL TRIBUNALE QUAGLIARELLO SIA DI ESEMPIO

29 SETTEMBRE 2013 – Gentile Senatrice,

questa non è una lettera; è un biglietto stringato, data l’urgenza del momento.

E’ un “petit bleu”, di quelli che solcavano nel giro di qualche decina di minuti tutta Parigi ai tempi di Balzac e portavano i messaggi che non potevano attendere l’alba del giorno dopo e talvolta il tramonto del giorno stesso. Avevano la precedenza su tutti per il colore che li fasciava.

Anche adesso è questione di ore: il ministro Quagliarello, al quale sempre Ti sei richiamata negli ultimi tempi, ha detto che non passerà a Forza Italia e non perchè non ama le riedizioni di esperimenti fatti: non vuole sporcarsi con l’estremismo dei falchi dell’ex Pdl (da notare che i falchi sono animali nobili, o almeno leali; chi consiglia in queste ore un disorientato Berlusconi lo considera già bell’e andato politicamente ed è il vero traditore). Lìberati da questo vincolo di sangue che Ti ha fatto votare per la soppressione del tribunale di Sulmona giusto due anni fa, perchè nel Pdl non c’era alternativa all’ordine del capo assoluto; racconta ai Tuoi elettori di Sulmona che l’hai dovuto fare e non lo rifarai. Anzi prenderai la strada opposta e, restando parlamentare, ma con un altro gruppo e senza padroni se non la Tua coscienza, sottoscriverai una legge per affermare che sulla Giustizia non si risparmia, che la Giustizia si serve anche dalle piccole postazioni come sulle Alpi gli Italiani difendevano la vita della loro nazione.

Non hai futuro al di fuori di questa scelta: chi Ti ha costretta ad essere la rotella di un ingranaggio implacabile, che Ti ha costretto a votare una legge per desertificare il Tuo territorio, non ha futuro. Dopo il voto della giunta sulle elezioni sarà arrestato per uno dei tanti processi che deve ancora subire e, comunque, è stato già condannato in primo grado a sette anni, non c’è amnistia che lo terrà fuori. Dimentica la figuraccia davanti al Tribunale di Milano a sostenere le ragioni di un Presidente del Consiglio che guidava il suo Paese per i suoi interessi e voleva scardinare una istituzione nella quale credono tutte le persone oneste. Non lasciare che il Tuo nome resti nella storia di Sulmona insieme a quelli di quanti hanno tradito la città.

Inutilmente su questo sito sei stata invitata a compiere un atto di coraggio e di fierezza, ma adesso la frattura del Pdl Ti dà una opportunità; cosa porti a casa se partecipi al coro di quelli che Ti hanno imposto il tradimento della Tua città anche quando si trattava di darle pari occasioni per risorgere dopo il terremoto che l’aveva scossa quasi quanto L’Aquila? Esamina i Tuoi ultimi atti di un quinquennio di mandato elettorale: interessamenti per conservare questa o quella fabbrica (quasi sempre inutili), o la caserma (addirittura controproducenti); chiacchiere ad ogni convegno (anche qualche indecente giravolta, perchè al Vaschione dicesti che andava considerata la nuova uscita dell’autostrada e dopo un mese dicesti il contrario). Solo un atto veramente formale e definitivo hai votato e quella è stata la legge di soppressione del tribunale. Ma Ti sembra serio? Se rimani dove stai, con il partito che Ti considera un numero (e il Tuo capo che dice che bastano una ventina di deputati per rappresentare il Parlamento) tutta la Tua attività politica di questi anni sarà letta nell’unico modo adatto ad interpretarla: la necessità di conservare uno stipendio e tutti i benefit dello “status”. Qualcuno Ti potrà pure invidiare; ma che dirai ai molti di più che, come me, hanno gioito alla Tua prima elezione perchè una ventata di nuovo andava in Parlamento?

Please follow and like us: