LA REALTA’ SUPERA SEMPRE LA FANTASIA: FLAIANO E LA “PROSOPOPEA AQUILANA”
5 GIUGNO 2014 – Da “Diario degli errori” di Ennio Flaiano:
“I topi abbandonano gli aerei che cadono?”
“Storia di un passeggero che non sa l’inglese e che non si allarma affatto quando il capitano avverte che l’aereo deve fare un ammaraggio di fortuna. Viene scambiato per coraggioso e alla fine, quando si accorge dell’equivoco, diventa coraggioso davvero, per non deludere l’hostess”
“Salgo a Roma. Alle 8,10 pranzo (per i viaggiatori che vengono dall’Australia è mezzogiorno). Alle 12, a Londra, pranzo verso gli Stati Uniti. Arrivo alle 13,50 in tempo per essere invitato a pranzo (ora locale)”
“Cielo terso del tramonto. Un reattore divide il cielo in due – pazientemente”
“Con i piedi fortemente poggiati sulle nuvole”
“La prosopopea aquilana, la gola teramana, la lussuria chietina, l’avarizia sulmonese, l’accidia vastese”
Ma sull’aeroporto internazionale dell’Aquila, che collega la prosopopea aquilana di chi ha i piedi fortemente poggiati sulle nuvole, Flaiano cosa avrebbe detto?
Nella foto del titolo un vortice nuvoloso sull’Aremogna di Roccaraso con la curiosa forma di disco volante