21 GIUGNO 2013- I DisCanto hanno suonato nel borgo più caratteristico dell’Appennino abruzzese, quello di Santo Stefano di Sessanio, nella “conference room” dell’albergo diffuso (a sinistra un’immagine rurale con ballo e concertino).
Il loro repertorio è ormai variegato delle musiche che sull’appennino hanno caratterizzato le fasi più importanti della vita dell’uomo: la nascita, le nozze, talvolta la partenza per non tornare più, la malattia, la chiusura definitiva e irreversibile. Tutto è condito con le spinte della speranza; i canti di lutto sono una sconvolgente invocazione di altro lutto, per cercare la fine della sofferenza. L’Abruzzo Forte e Gentile cessa di essere così nelle canzoni delle speranze spezzate: ma non sono quelle che caratterizzano le esecuzioni dei DisCanto, luminosi e radiosi nelle molte musiche ritmiche, nella gioia trasfusa nelle note e trasmessa a chi ascolta: anche a quegli americani che li aspettano ogni anno a Philadelfia per sentire l’eco delle musiche degli avi.
Nella foto in basso la formazione dei DisCanto:
MICHELE AVOLIO: voce, chitarra, bouzouki e percussioniSARA CIANCONE: violoncello, percussioni e coriANTONELLO DI MATTEO: zampogna, fisarmonica, clarinetto e organettoDOMENICO MANCINI: violino e fisarmonica