IL MATTARELLA DE NOANTRI

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GIRO DI CONSULTAZIONI PER IL SINDACO CHE HA GIA’ RICEVUTO RISPOSTE CHIARE – VUOL PARLARE A QUATTR’OCCHI QUANDO AVEVA DETTO DI ISTITUZIONALIZZARE LA CRISISALTA PURE L’OPERAZIONE DI SCOUTING?

30 SETTEMBRE 2023 – Il sindaco Gianfranco Di Piero sta compiendo un giro di consultazioni con tutte le forze politiche rappresentate in consiglio comunale per riscontrare quali tra di esse lo sosterrebbero se si presentasse in aula per “istituzionalizzare” la crisi, emersa in seguito al passaggio all’opposizione di tre consiglieri.

Si crede Mattarella. Il capo di una coalizione, quando conta i favorevoli e i contrari alla sua gestione e prende atto che i contrari sono diventati di più, si dimette. Qui, invece, il sindaco, che legge troppo il “Corriere della sera”, vola in alto e guarda la città dalle nuvole, come se fosse una autorità suprema alla quale spetta sondare gli orientamenti degli elettori, oltre e a prescindere dalle urne. Ora ha un PD che lo sostiene, ma che è privo di una consigliera; ha i “Cinque stelle” che lo sostengono, ma bisogna declinare al singolare; ha Perrotta, rimasto in “Sulmona libera e forte”; ha Sulmona bene in comune. E sono in sette. Dall’altra parte sono nove oppositori.

Il ciclo di consultazioni a questo punto è assai più paragonabile ad una operazione di scouting per riportare la maggioranza ad essere maggioranza (sembra un bizantinismo, ma… lo è): cioè a trovare qualcuno che tradisca gli elettori che lo hanno votato per contrastare Di Piero e tutto il 68 % che lo sosteneva. E poi, se vuole essere coerente in questa evocazione quirinalizia, dovrebbe consultare anche Maurizio Proietti, Caterina Di Rienzo e Teresa Nannarone.

E perché no, del resto?

Forse perché teme di entrare nel raggio di azione, cioè a meno di dieci metri, dai coniugi che, ha detto in consiglio comunale, è stato il suo unico errore aver consentito si presentassero insieme alle elezioni. La paura di qualche sonoro ceffone, conveniamo, può prevalere sul programma mattarelliano di consultazioni per superare la crisi e… affidarsi poi il mandato esplorativo.

Forse perché ritiene che la posizione di Teresa Nannarone sia sugellata da un chiaro rifiuto di continuare a non far niente, come niente ha fatto Di Piero in due anni, e quel poco farlo in modo tale da doverlo rifare perchè fatto male o addirittura contro le norme di legge come per l’affare delle mense scolastiche? E perché, “civici” e Fratelli d’Italia gli hanno dato una risposta equivoca all’invito per le consultazioni? Magari continueranno a sostenerlo surrettiziamente i Fratelli d’Italia, come stanno facendo da due anni, traghettandolo di volta in volta visti i buoni rapporti che, tradendo Sulmona, ha allacciato con Marsilio. Ma l’augusto ruolo di “Mattarella de noantri” che ingaggia le consultazioni non è compatibile con la risposta data a tutte le auto dalla Fratellanza e dalla Civicanza.

Dunque, non gli resta altro che, come lui stesso ha detto, “istituzionalizzare” la crisi, qualunque cosa significhi. Più semplicemente, dovrebbe togliere il disturbo e andarsene prima che scatti un altro anno per le prossime consultazioni amministrative.

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