28 OTTOBRE 2011 – Il Sindaco Fabio Federico ha inviato una protesta formale all’Agenzia delle Entrate di Sulmona. Ecco il testo completo:
“Gent.ma Dott ssa Rotondo,
Continuano a pervenirmi in queste ultime settimane numerose lettere e telefonate di cittadini, in ordine agli avvisi bonari spediti per gli anni di imposta 2008 e 2009.
Essi lamentano, in particolare, il fatto che è stata ignorata o comunque disattesa la norma che prevedeva la rateizzazione quinquennale delle imposte non versate, sospese a causa del terremoto del 6 aprile 2009.
Risulta evidente che i numerosissimi provvedimenti emanati e notificati dall’Agenzia delle Entrate ai contribuenti sono, senza alcun dubbio, illegittimi in quanto emessi contra legem. Infatti l’articolo 25, comma 2, D.L. 78/2009, cosi come modificato dall’art. 2, comma 198, lett. a), nn da 1) a 3), della legge 23.12.2009 n.191, prevede, come noto, che “la ripresa della riscossione dei tributi non versati per effetto della sospensione disposta dall’articolo 1 dell’ordinanza del Presidente del Consiglio dei Ministri n. 3780 del 6 giugno 2009 e dal decreto del Ministro dell’economia e delle finanze 9 aprile 2009, pubblicato nella Gazzetta Ufficiale n. 84 del 10 aprile 2009, avviene, senza l’applicazione di sanzioni ed interessi, mediante 60 rate mensili di pari importo a decorrere dal mese di giugno 2010”
Per quanto sopra sono a pregarLa di volersi immediatamente attivare al fine di correggere l’increscioso errore, procedendo d’ufficio all’immediato annullamento e/o revoca dei suddetti atti palesemente illegittimi, evitando di coinvolgere i destinatari degli stessi con richieste di integrazioni documentali o di adempimenti formali inutili ed ingiustificati che rendono, oltretutto, ancora più gravosa la situazione già difficile dei miei concittadini.
Certo di una Suo attento e celere intervento in merito, resto in attesa di un cortese cenno di riscontro e La saluto con viva cordialità”.
Ottima l’iniziativa di investire formalmente l’Agenzia di un problema rilevante. Ma quello che il Sindaco segnala è zucchero rispetto a quanto messo in atto dall’Agenzia proprio qualche mese dopo il terremoto, quando, mentre il contribuente era impegnato a presentare i progetti per la riparazione delle case, oppure addirittura a trasferirsi con mobili e vettovagliamenti, l’Agenzia, imperterrita, ignorando la sospensione di tutti gli adempimenti fiscali anche per i Comuni non compresi nel cratere, ha mandato a chiedere la documentazione delle spese effettuate e relative alle dichiarazioni degli anni precedenti. E, in mancanza di risposta nei termini stabiliti, ha applicato la tassa come se il terremoto fosse un problema… giapponese.