31 MARZO 2023 – Nella ricerca di simboli che possano suscitare lo Spirito sulmonese, ne troviamo uno autentico, che non sfoggia aggressività inutile. E’ il volto sereno dell’animale fiero per antonomasia. Si manifesta in una via stretta nel pomeriggio di primavera. Apparteneva al sindaco del febbraio 1957, quindi dello “Jamm’ mo’”, che non espose i suoi concittadini alle becere proclamazioni della lotta senza quartiere; anzi, cercò di temperare gli sbotti d’ira più inconsulti.
Il battente leonino di Palazzo della Cavallerizza, dei marchesi Mazara, guarda verso il municipio, dove Panfilo, ultimo rappresentante della famiglia giunta dalla Sicilia, era sindaco quando le camionette di polizia ed esercito sedavano la “Rivolta borghese”. Occorrerebbe riconquistare molto di quello spirito, nell’epoca dei cedimenti del sindaco attuale, che, per quanto incidente di percorso, occupa comunque lo scranno più alto del municipio e parla per la città “prendendo atto” degli sfregi che le vengono portati. In una città il sindaco oggi è eletto direttamente dal popolo ed ha un motivo in più per essere fiero. Sconta la sua solitudine. Ma di lui si dovrebbe a maggior ragione dire “Unus sed leo“, come nello scudetto del ventesimo gruppo dell’Areonautica militare.
