SOPPRESSA UN’ALTRA COPPIA DI CORSE DELLE CORRIERE PER ROMA
30 MARZO 2023 – Il sindaco Gianfranco Di Piero (o chi parla in sua vece “Da Palazzo San Francesco”) esamina la soppressione di un’altra corsa della azienda regionale Tua (Trasporto Unico Abruzzese) tra Sulmona e Roma (due, in sostanza: una di andata e una di ritorno). Fa rilevare di essere ancora in attesa di una risposta del presidente dell’azienda, “sollecitata anche dai sindacati di categoria, sui quasi sei milioni di euro derivanti dai fondi Pnrr, di cui nemmeno un centesimo ricadrà a beneficio dell’area peligna”. Ricorda gli incontri avuti con Tua dall’insediamento della attuale maggioranza al Comune, in quanto non sono state ripristinate le corse soppresse per il COVID: “Le rassicurazioni ricevute al riguardo non hanno avuto concretezza. Anzi, il quadro del servizio per Sulmona e per la Valle Peligna continua ad aggravarsi ed il nostro territorio risulta sempre più isolato. A questo punto possiamo solo prendere atto del chiaro disinteresse di Tua e quindi della Regione Abruzzo verso le aree interne, privandole di servizi indispensabili a contrastare isolamento e spopolamento e disincentivando ogni forma di investimento, necessario al loro rilancio economico”.
Può “solo prendere atto” un pensionato; oppure uno studente. Un sindaco non è stato eletto solo per “prendere atto”. Ha il dovere di fare qualcosa, che vada al di là dei meri incontri. Altrimenti, ottiene lo stesso risultato che avrebbe ottenuto restando a casa; anzi, qualcosa di meno, perché stando a casa avrebbe potuto lasciare che gli elettori eleggessero qualcuno che non prendesse solo atto. Se Gianfranco Di Piero avesse condotto una campagna elettorale sostenendo che avrebbe partecipato alla inaugurazione dei lavori per la costruzione della bretella ferroviaria che evita la stazione centrale di Sulmona, sarebbe stato eletto? Se avesse detto, dal palco in Piazza Garibaldi nell’ultimo comizio: “Prenderò atto che la Tua non ripristinerà le corse soppresse per il Covid” sarebbe stato eletto? Se avesse detto che avrebbe votato il bilancio del Cogesa sbancato dal deficit, sarebbe stato eletto? Se avesse proclamato che avrebbe preso atto che L’Aquila avrebbe sversato rifiuti indifferenziati nella discarica del Cogesa pagando meno di quello che pagano i Sulmonesi che perdono la possibilità di smaltire i loro rifiuti nel loro territorio, sarebbe stato eletto? E non è il tempo che Gianfranco Di Piero si ponga il problema che il suo prendere atto su tutto si trasforma in un danno alla città?