MILLE SIRENE INTORNO AI VIGILI DEL FUOCO

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CONVOCATO IL CONSIGLIO COMUNALE PER IL TEATRO DELLA RECITA A SOGGETTO TRA MINORANZA COLLABORATIVA, SPIRITO CIVICO, CIVICI E CIVETTE

30 OTTOBRE 2024 – Si accendono le sirene per raggiungere presto la definizione della pratica: la nuova caserma dei vigili del fuoco percorrerà il red carpet entrando di slancio nella prossima seduta del Consiglio comunale, prevista in seconda convocazione per il 6 novembre. Il tempo è denaro e la collaborazione tra maggioranza e una parte dell’opposizione sarà massima, così che si può azzardare per la prima volta nella storia che la seduta si tenga in prima convocazione il 5 novembre, grazie al sostegno di Fratelli d’Italia, di qualche civico e di qualcun altro preso per strada come sempre più spesso sta facendo il sindaco da quando ha detto che non sarebbe ricorso allo scouting.

 E’ un risuonare di sirene, anche dalla minoranza, con l’interrogazione proposta dal civico fratello d’Italia Salvatore Zavarella per avere lumi sulla pratica, della quale addirittura non si parla da… qualche mese. C’era un altro, al suo posto, che s’era inventato la storia dello scippo in animo tra i pratolani se i sulmonesi non avessero concesso subito un terreno; anzi se non lo avessero comprato immediatamente. Poi la sindaca di Pratola smentì l’interessamento e disse proprio che della caserma dei vigili del fuoco non aveva mai sentito parlare, tra le possibilità di caserme o anche di front office o anche soltanto di bocchettoni per prelevare l’acqua. E Franco Casciani non disse più nulla, dopo quella prima baggianata.

Ma le sirene presero lo stesso a suonare e la nuova caserma ebbe un percorso facilitato. Sembrava che il Comune si volesse addossare pure le spese dell’acquisto del terreno, che semmai erano a carico dell’amministrazione dello Stato. Sulmona a volte sorprende.  E sorprende il consiglio comunale, dove il capogruppo di Fratelli d’Italia, Vittorio Masci, intraprese il famoso monologo sulla ipotesi di fattiva collaborazione della minoranza con la maggioranza, perché non è detto che se si sta in minoranza si smette di essere cittadini di Sulmona. Roba che Menenio Agrippa gli spiccia casa; e via con queste menate che finirono per annoiare anche uno che ha lo stomaco temprato da tante assemblee democristiane come il sindaco.

Era un discorso strutturato sullo spirito civico, addirittura si poteva dire sul civismo vero e proprio, tanto da ritrovarsi accanto ai civici di Gerosolimo che pare in questa caserma vogliano svolgere il loro servizio già da domani superando lo stesso capogruppo Pd Mimmo Di Benedetto. Aspettano solo le pale e le pompe e poi si avvieranno come i sette nani con la famosa musica di sottofondo.

Insomma, è un concorrere entusiasti, come ai bei tempi delle opere pubbliche di Franco La Civita. Si era escogitata anche l’opzione della “cittadella della sicurezza”, dove concentrare tutte le forze dell’ordine. Poi il civismo e lo spirito civico messi insieme non hanno saputo spiegare come si può fondare una cittadella della sicurezza se non costruendo altre caserme vicino al luogo dove già si trovano quella della Polizia e quella dei Carabinieri. Ma lì non c’è metro quadrato che non sia stato già costruito da Ennio Valeri ai tempi nei quali il contrasto con chi amministrava il Comune, anche per interposta persona, ancora non gli aveva bloccato il fantasmagorico centro commerciale. Ora della cittadella non si parla più: i civici si accontentano di costruire la caserma dove capita, in qualsiasi terreno.

Questo spasmodico abbrivio qualche domanda la pone. Chissà che in consiglio, il 6 (ma già il 5, se l’urgenza di destinare i 5 milioni di finanziamento accorcerà i tempi dell’approvazione), al posto di quella di Pratola, non uscirà la candidatura di Pacentro a ricevere sul suo territorio la caserma dei vigili del fuoco in palese concorrenza con il capoluogo. Già avevamo prospettato su queste colonne che il posto più adatto sarebbe quello di Noce Mattei, vista la frequenza e l’intensità degli incendi che scoppiano alla discarica del Cogesa e visto che proprio quest’estate, con temperature primaverili, si era sviluppato un incendio per autocombustione, come riferirono le cronache dei boccaloni, da non confondere con i bocchettoni dei vigili del fuoco.

Insomma, bisogna fare una bella scorta di popcorn per godersi la serie di interventi del prossimo consiglio, tutti rivolti ad appianare le difficoltà e a spegnere le polemiche, come si addice ai pompieri.

Nella foto del titolo l’attuale, piccola caserma dei Vigili del Fuoco

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