NUOVO MESTIERE: IL CONTACAMOSCI

424

LE OPPORTUNITA’ DEL PARCO MAJELLA

4 SETTEMBRE 2013 – Sono oltre 200 i nuovi camosci censiti nel Parco Nazionale della Majella e nel complesso sono stati osservati 840 individui; tra essi 91 giovani di un anno, oltre, appunto, 227 nuovi nati. Lo hanno accertato 31 addetti, tra personale dell’Ente, forestali e volontari.

Restiamo stupefatti, perchè eravamo rimasti al metodo di Santo Stefano di Sessanio, dove c’è uno stretto passaggio tra due case per consentire la conta delle pecore. Avete mai provato a contare le pecore non per addormentarvi, ma per verificare la consistenza di un gregge? E siete mai arrivati alla fine senza confondervi su quelle che avevate già contato? A Santo Stefano secoli di sbagli hanno portato a erigere questa strettoia.

Ora, invece, si contano non solo i camosci (che non si fanno imbrigliare come le pecore e soprattutto alla vista dell’uomo schizzano) ma, tra questi, anche i neonati e, in altra categoria, addirittura quelli entro un anno. Certamente saranno stati impiegati radio-trasmettitori: ma che crudeltà applicare una radiolina al camoscio appena nato… Che fiducia nel mondo potrà avere? E poi dice che uno diventa camoscio “confidente” come pare sia l’orsa Gemma  che dovunque si avvicina viene scacciata…

Diamo per scontato che si sia fatto ricorso, dunque, alle tecnologie più nuove (che risalgono a quaranta anni fa, quando già le applicava il prof. Boitani ai lupi di Passo San Leonardo). Quello che non ci sconfinfera è il raccordo tra i dati raccolti dal personale dell’Ente Parco, la Forestale e i volontari. I camosci contati dall’Ente Parco sono stati ricontati dalla forestale? e quante moltiplicazioni hanno fatto i volontari, per solito abituati a dare notizie enfatizzate (non abbiamo scritto “panzane”, solo “enfatizzate”)? Noi ci fidiamo del Parco e della Forestale: ma chi garantisce che lo stesso camoscio appena nato non sia stato contato dal Parco e, dopo la prima poppata, dalla Forestale? E come hanno integrato i dati i due centri rilevatori ? Certamente con tecnologia purissima, ma ci sia consentito dubitare in un Paese nel quale neanche i punti alla patente vengono sottratti a dovere dopo dieci anni di applicazione del nuovo regime. Non è che, per il conteggio, l’Ente Parco si è fatto guidare dal suo Presidente Franco Iezzi, che nella presentazione di una iniziativa sui “Medicamina faciei”,(v. “Franco Iezzi sposta Ovidio di cent’anni” nella sezione OVIDIO di questo sito) aveva contato gli anni di Galeno e quelli di Ovidio e aveva concluso che il primo era nato prima del secondo, tanto da avanzare l’ipotesi che Ovidio avesse seguito i suggerimenti di Galeno?

E non è di qualche mese fa l’operazione di trasferimento in elicottero (strombazzata a tutti i mass-media, senza alcuna privacy per i protagonisti involontari) dal Parco Nazionale della Majella a Parco Naturale del Sirente? E a quale contabilità sono stati accreditati quei camosci?

La risposta ai nostri dubbi potrebbe essere nel numero invero eccessivo delle persone coinvolte: ben 31 per contare 227 camosci nuovi nati: ne sono stati affidati sette per ogni rilevatore che, a questo punto, li ha tenuti sotto controllo h24?

Please follow and like us: