SI COMPLICA IL PANORAMA DOPO L’INTERVENTO DEL PD
23 MAGGIO 2017 – Il Pd, questa volta nella persona del segretario Dante, smentisce categoricamente l’uscita dei “consiglieri di maggioranza” di sabato scorso
e dice chiaro e tondo che “L’inefficienza degli Uffici Comunali acclarata, non da ultimo, dalla minacciata protesta da parte delle Associazioni di categoria dei costruttori e degli Ordini professionali dei geometri, degli ingegneri e architetti che lamentano la sostanziale chiusura dell’”Ufficio Sisma”, con la mancata utilizzazione dei cospicui fondi a disposizione (con il rischio, per altro di perderli), non può essere derubricata a momentanea difficoltà”.
Per questo il PD propone la istituzione di una “Conferenza politico-programmatica chiamando a raccolta le energie vitali della città per dotarsi di obiettivi di rinnovato sviluppo possibili, prendendo atto con coraggio di quali siano le criticità dell’attuale situazione socio-economica”. Prima dell’analisi più diretta e compiuta il documento accenna al problema dei lavoratori del Comune inquadrati nelle Cooperative e al “lassismo con il quale si è affrontata la tematica con ritardi burocratici biblici, quand’anche giustificati da contingenti difficoltà degli Uffici preposti”.
Traspare dal comunicato-stampa del Pd una realtà esattamente opposta a quella indicata in quattro e quattr’otto dai “consiglieri di maggioranza”, che edulcoravano a dosi massicce il sapore dell’impiastro comunale dopo un anno di nuova giunta. Quelli a dire che arrivano finanziamenti che mai la città ha avuto; questi a sottolineare che i progetti, anche quelli di vari anni, rimangono nel cassetto per incapacità di gestirli e dare loro un esito. Quelli a ergersi a paladini per impedire “che questa città finisca nel vortice di polemiche strumentali da parte di personaggi che vogliono solo creare scompiglio non per il bene comune”; questi a parlare della necessità di uno “scatto di orgoglio che veda protagonista in primis il Sindaco”. Ma c’è un dato politico che sorpassa tutti gli altri: la richiesta di una “Conferenza politico-programmatica” che è la vera Caporetto della amministrazione comunale, di fatto sostituita da un organismo che svolga le funzioni di un super-consiglio comunale senza che sindaco e giunta possano contare sui numeri, dovendosi affidare ad un’opera di convincimento e di mediazione assolutamente difficile nel contesto nel quale è precipitata la politica cittadina.
Ora sarebbe interessante sapere chi siano effettivamente i “Consiglieri di maggioranza” che hanno aderito al documento affrettatamente diffuso sabato pomeriggio per strozzare l’evoluzione del comitato in procinto di organizzare la protesta sotto il municipio. Lo ha spedito Fabio Pingue, consigliere, ma pare che lo condivida soltanto lui; trasparenza avrebbe voluto che Fabio Pingue avesse allegato i nomi dei “consiglieri”. Può farlo ancora adesso, per allontanare le ombre su un operato molto obliquo e poco chiaro, all’indomani delle telefonate di Andrea Gerosolimo agli ordini professionali e alla vigilia della presunta revoca da parte di qualche categoria.
Va dato atto che il Pd, con la nuova segreteria, ha fornito un contributo per contrastare un modo di fare politica sotterraneo: vuole lavare i panni del Comune quanto più possibile in piazza, esattamente il contrario di quello che questa giunta-fantoccio vorrebbe regalare a Sulmona.