PRINCIPI DI SULMONA E DEL BELLO

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Fortuita occasione di ingresso fino al 16 maggio per chi non ha prenotato

ALLA GALLERIA BORGHESE PRENOTAZIONI ESAURITE PER IL PROSSIMO MESE

24 APRILE 2019 – Le visite prenotate alla Galleria Borghese di Roma coprono il prossimo mese; solo se qualcuno rinuncia si può tentare di entrare, da soli o al massimo in coppia, ma per non più di due ore; ovviamente pagando un prezzo che non è solo simbolico. E’ questa l’apoteosi del bello, che forse non si raggiunge neppure in tanti celebrati musei europei. Al guardaroba l’addetto parla direttamente in inglese: fa prima, perché tutti, ormai, si esprimono nella lingua dei viaggi, del commercio e della cultura.

Chi ha costituito la collezione che dal 1997 è stato completamente ristrutturata? Certamente Scipione Borghese, il cardinal nipote (del papa Paolo V) ai primi del Seicento, ma nel diciottesimo secolo fu Marcantonio IV Borghese, quinto Principe di Sulmona, ad organizzare una “mostra” secondo i criteri dell’Illuminismo; quelli che incentivarono e canalizzarono il primo flusso del girovagare culturale, l’attenzione per il “tour”, per il Gran Tour, di Goethe, ma di molti altri. Fenomeno che non ancora si chiamava turismo (l’espressione fu coniata da Honorè de Balzac, quindi nella prima metà dell’Ottocento). Collaborarono con i Borghese architetti che hanno fatto grande Roma; la “Galleria”, oggi impegnata fino ad oltre metà maggio, divenne grande anche per loro, ma il rigore sistematico della conservazione delle opere, della grandissima capacità che oggi la Storia dell’Arte riconosce in chi ha valorizzato gli spiriti più alti della scultura e della pittura post-rinascimentale è stato tutto nella sequenza di principi che dividevano la mensa (almeno secondo la leggenda) con Bernini, Canova, Caravaggio.

Il ratto di Proserpina

Il Papa giunse a perdonare Michelangelo Merisi per un omicidio, ma la notizia non arrivò in tempo all’esule braccato, che morì prima di riceverla, a 37 anni (o forse il Papa concesse l’indulto dopo aver saputo che era morto, visto il carattere irruento dell’artista e per non lasciare senza seguito la supplica del nipote)

L’episodio della caduta di Fetonte dal carro del Sole

Fu anche per l’abbinamento con la famiglia delle grandi opere d’arte e della… grande bellezza di Roma che Sulmona conserva il primato dell’armonia urbanistica e monumentale, esplosa dopo la ricostruzione dal terremoto del 1706? Può darsi: e certo non debbono essere stati estranei un Principe… sovrintendente della propria collezione sconfinata ed un Re Carlo di Napoli che rivoluzionò il bello nella Capitale partenopea nell’epoca dei Lumi.

Una dedica al Principe Marcantonio Borghese del madrigalista Alessandro Capece, attivo nella Chiesa dell’Annunziata a Sulmona (il documento è frutto delle ricerche sulla storia musicale di Sulmona a cura del maestro Valter Matticoli)
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