TURISMO – C’è chi non afferra il concept

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Turisti davanti Annunziata12 OTTOBRE  2012  – Fiato alle trombe per la conferenzastampa del commissario del Parco Nazionale della Majella, dott. Franco Iezzi e  la presentazione in pompa magna del “Concept”, cioè del modo di concepire il turismo, o del concetto di turismo. Lo ha approntato il “Parco Nazionale”, che invece di tracciare, come si dovrebbero, i sentieri e fare qualcosa di specifico e concreto, ci dice che c’è una certa domanda di turismo e che bisogna assecondarla. Lapalisse sarebbe stato più originale. (Nella foto un gruppo di turisti due anni fa con il cartello installato dalla Azienda di Soggiorno e Turismo cinquanta anni fa davanti alla Chiesa dell’Annunziata)

 

Ma non è finita qui. S’è detto che c’è un turismo che viene dalle città e che ama la natura; e qua cominciamo ad innervosirci, perchè già qualcuno aveva in mente questo novanta anni fa, quando pensò al Parco Nazionale d’Abruzzo. E non fece una conferenza stampa, ma un Parco Nazionale.

Non è tutto, perchè se questo vi sembra ovvio dovete sapere che “l’area del nostro entroterra richiama un turista su quattro, il 25%”; l’avventura nel fascinoso mondo dell’aritmetica, che porta a ritenere che il 25% è anche un quarto, si dipana nell’esame di statistiche che risparmiamo al lettore perchè spesso servono per dire tutto e il contrario di tutto. Ma è nell’esterofilia che al Parco della Majella non fanno sconti. E dopo il “concept”, si sciorina l’imperativo categorico secondo il quale la “domanda di turismo deve essere intercettata  dalla zona dando seguito ad alcune forme organizzative” come il turismo slow, l’eudutaiment (andateveli a cercare sul vocabolario, come faranno tutti i turisti che dovrebbero essere intercettati e che, invece, leggendo queste cose, scapperanno a gambe levate).

Detta così, sembrerebbe la rampa di lancio per un turismo che richiamerà gente direttamente dal Giappone o dalla intera Cina; fosse anche il 25%, o, come dicono al Parco della Majella, un quarto, basterebbe per prenotare i coperti a Crisciariello alla Tomba fino alla settima generazione. E invece a che cosa punta tutto il “concept”? A un “Sistema Turistico Locale (o club di prodotto)”. Se questo era tutto, ci tenevamo la Azienda Soggiorno e Turismo, che tanti anni fa fece faville (ed erano tempi cupi, nei quali i Nuclei industriali, per esempio, facevano disastri). Ma come: dopo il passaggio del Giubileo del 2000, dobbiamo arrivare ad un “club di prodotto” (per inciso: questo concetto ditecelo in inglese perchè forse si capisce di più)?

Ma non bisogna mai disperare, perchè alla prossima presentazione del “concept”, tra un neologismo e un anglicismo si arriverà a dire su cosa punta il Parco Nazionale della Majella in fatto di rilancio turistico modellato alle esigenze del territorio e al 25% (un quarto) delle intercettazioni dei flussi: più che per un “club di prodotto” e un “sistema turistico locale” la svolta sarà per una bella Pro Loco (perchè alla fine ci si stanca pure a illustrare i concetti lunari ai gretti terrestri).

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