AL CUP UN GIRONE DANTESCO

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ALLARME DI CATERINA DI RIENZO, MEDICO E CONSIGLIERA COMUNALE

23 MARZO 2023 – C’è carenza di personale medico nel centro trasfusionale e nella neuropsichiatria infantile: un solo medico è preposto alle trasfusioni e deve dividersi negli ospedali di Sulmona e Avezzano.

Si registrano liste di attesa fino a due anni per le prestazioni diagnostiche; addirittura per endocrinolgia si attendono 33 mesi. Per ottenere un esame endoscopico (gastro e colonscopia) si presentano tempi lunghi e a volte è impossibile prenotare la prestazione. Al Pronto soccorso talvolta presta servizio un solo medico per turno e i medici di medicina generale (il tradizionale medico della mutua, diventato “di base”, dopo il breve transito nel “di famiglia”) sono sotto pressione perché ogni tipo di richiesta si riversa su di loro. Il reparto oculistica “grazie alla buona volontà di qualche medico ottiene buoni risultati, ma per l’indisponibilità di presidi sanitari necessari a effettuare gli interventi chirurgici (es. cataratta) vede rallentare l’attività”.

Nella pediatria territoriale 1400 piccoli pazienti sono senza medico di riferimento, tanto che il “Tribunale del malato” ha portato il tema all’attenzione degli organi competenti. Il CUP (centro unico di prenotazione) è un girone dantesco, con le file che si sviluppano fuori della palazzina antistante l’ospedale, al freddo e alla pioggia. E c’è un “disallineamento di programmi gestionali dei medici di medicina generale con quelli utilizzati dal persona del CUP”.

Questo è il quadro che la consigliera comunale e medico di medicina generale, dott.ssa Caterina Di Rienzo, descrive all’assessore regionale alla Sanità, mandando per conoscenza il suo messaggio disperato alla consigliera regionale Antonietta La Porta e al sindaco Gianfranco Di Piero.

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