Anche da noi gli indignados (contro la Guardia di Finanza)

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17 APRILE 2012 – Sembra che in città stia sorgendo una nuova platea di “indignados” che ha l’animosità di chi vede calpestati i propri diritti, ma sceglie gli argomenti più perdenti. Sono indignati, ma anche irrimediabilmente inopportuni. Per esempio teorizzano la

 “libertà di discoteca” (bene costituzionalmente riconosciuto, come tutti sanno) rispetto al modello “pub” (che appartiene ai compassati e decadenti inglesi). Le regole dei regolamenti ci sono, ma vanno applicate “cum mica salis” e se qualcuno abita sopra quei locali stia zitto e non impedisca l’esuberanza giovanile.

Vorremmo vedere quanta gente che lavora dalla mattina presto fino al pomeriggio e qualche volta fino a sera per mantenere con il pagamento di contributi e tasse la stragrande maggioranza di italiani che vivono di pensione (perchè anche questo c’è da dire in Italia, oggi) può sopportare che si chieda alla Guardia di Finanza di essere più flessibile o altro di peggio per soprassedere sul fatto che i pub diventino discoteche, che i cinema diventino bar e discoteche e che le strade vengano devastate. Già abbiamo assistito in questa città alla curiosa iniziativa di mamme che si indignavano (anche loro…) con il sindaco perchè cercava di fare argine all’abitudine di consumare alcol fino al mattino e si rammaricavano per i figli che dovevano affrontare trasferte per andare a sbronzarsi. Adesso dobbiamo pure sentire che la Finanza si limiti a “fare ammuina” senza andare troppo a fondo, con quelle multe che sono così antipatiche per chi deve divertirsi…

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