Come ti infliggo un’isola pedonale

531

LE SCONSIDERATE BATTAGLIE PER FAR COLLASSARE IL CENTRO

28 OTTOBRE 2015 – Mentre si raccolgono firme per impedire che il Comune adotti l’isola pedonale totale (cioè estesa anche alle auto dei residenti) nel tratto tra Via De Nino e Piazza del Carmine, qualche domanda sul metodo delle consultazioni andrà pur posta. Nell’area che sarebbe interessata al provvedimento, abitano sì e no centocinquanta persone. Il Comune avrebbe ben potuto inviare a ciascuna di esse un questionario per conoscere le opinioni di quelli che dovranno rinunciare all’autovettura anche per le minime esigenze di spostamento di merci o bagagli; si sarebbe potuto costituire un comitato ristretto nel quale fossero rappresentate le opinioni più radicali, anche al solo fine di trovare un componimento. Secondo alcuni articoli di stampa, sarebbero stati ascoltati i residenti e, secondo fonti del Comune, i residenti, pur convocati, non avrebbero neppure risposto.

Non è vero: i residenti non sono stati consultati. Altro discorso è se a qualcuno di essi è stato ritagliato il ruolo di rappresentanti di tutti gli altri, così come pare che accada sempre più spesso in città per esempio per l’organizzazione di fiere, piccole e grandi mostre ove vengono coinvolti piccoli e grandi mostriciattoli. Più esattamente, si realizza così l’accorciamento del metodo democratico, con la soppressione dei passaggi più “fastidiosi”, quelli della persuasione e della riflessione, alla maniera di Renzi, su base nazionale, e di D’Alfonso su base regionale. Sta di fatto che chi dovrà subire l’onere maggiore di questo segmento di isola pedonale totalizzante non è stato neanche interpellato e, quasi per compensazione, danno fiato alle trombe quelli che sacrifici non sosterranno mai.

Si dice, ancora, che l’isola totale porterà un gran sollievo perché eliminerà o ridurrà l’inquinamento. E’ anche questa una sfiatata di tromba, perché le auto che transitano in Piazza Garibaldi, oppure in Via De Nino, o in Via Angeloni e, via via, fino alla Porta Sant’Antonio da Piazza del Carmine non fanno altro che saturare l’aria del centro né più,  né meno delle trenta o quaranta auto che avrebbero percorso il tratto da Via De Nino a Piazza del Carmine in un pomeriggio.

La questione sta tutta nel fatto che queste intransigenze isolazioniste promanano da quanti non fanno un fico secco per il decoro del centro e per prima cosa si sono ben guardati dall’abitarci, compreso il Sindaco: non pensano a quale sia il degrado di una città nella quale è difficile entrare perché diventa ogni giorno di più un luogo per pochi intimi; ignorano quale sia lo stupro di una città che anche nel segmento che oggi si vuole isolare ha subìto l’apertura di discoteche con musiche assordanti fino alle 4 del mattino. E di come i clienti degli alberghi, anche di lusso, non possano dormire per questo e per le intemperanze di alcolisti che nell’isola degli isolazionisti si sentono padroni di tutto.

Le foto sono state riprese addirittura in Piazza XX Settembre, cioè nel punto focale di questa zona a traffico zero, della quale non interessa nulla agli amministratori e tanto meno alle associazioni che starnazzano sulla necessità di chiudere il centro anche ai residenti.

Please follow and like us: