CON QUESTA MINORANZA LA SINDACA ARRIVA PURE A PASQUA

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SCONCERTANTI DISORIENTAMENTI MENTRE BIANCHI E TIRABASSI TENTANO LE DIMISSIONI COLLETTIVE

31 DICEMBRE 2018 – Mauro Tirabassi ed Elisabetta Bianchi stanno preparando il blitz per provocare lo scioglimento del Consiglio comunale, se alla loro idea si aggiungerà il sostegno di Fabio Pingue, altro consigliere comunale, di Bruno Di Masci, e via via degli altri che dovrebbero rappresentare la opposizione.

Apprezzabile intento quello di chiudere questa esperienza dolente ed agonizzante della strana coalizione al Comune, priva di ogni connotazione partitica (ognuno, ormai, sostanzialmente parla per sé, tanto nella maggioranza che nell’opposizione). Ma proprio lo sbiadimento delle impostazioni ideologiche (o soltanto programmatiche) suscita le peggiori remore in ordine alla riuscita dell’impresa. Se dobbiamo sentire “Il Centro” di oggi, Di Masci (quello che in Piazza XX Settembre giurò eterna lotta alla maggioranza e a Gerosolimo) sta aspettando le mosse di Gerosolimo per le elezioni regionali. Diremmo che il quotidiano regionale certifica quanto almeno da un anno e mezzo andiamo sostenendo sulla natura… bifasica della opposizione di Di Masci (alla prima impostazione da fuoco e fiamme è seguita la bonaccia e poi il sostegno sotterraneo a Gerosolimo in attesa di legalizzare l’unione con un patto di consueta ripartizione degli obiettivi e soprattutto dei risultati; se non fosse per l’oggettiva difficoltà di ex assessore e moglie di trovare una lista che li ospiti).

Pingue, che viene dalla esperienza socialista del padre (quindi abbiamo detto tutto sulla coerenza nelle battaglie; consigliamo sempre la rilettura di Trilussa), saranno almeno tre volte che fa l’occhiolino alle altre opposizioni e per altrettante volte grazia all’ultimo momento la sindaca; per di più spera di essere incluso nell’oggetto misterioso consistente nella lista di Giovanni Legnini alle regionali, quindi ha tutt’altre fantasie che fare la guerra, se non nelle tavolate di osteria (riproponiamo i sonetti di Trilussa). In definitiva, dopo aver mangiato il panettone, la sindaca può pure prepararsi ad aprire l’uovo di Pasqua, se dobbiamo stare a questa opposizione (riproponiamo “L’Armata Brancaleone” di Monicelli).

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