CRITICHE AL MITTENTE SULLA CHIUSURA DEL TEMPO IN ABRUZZO

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INTERVENTO DEL DIRETTORE AL PREMIO SULMONA

2 OTTOBRE 2015 – “Ho ottenuto il rinvio della chiusura delle redazioni in Abruzzo una prima volta; poi una seconda; poi non potevo impormi sulle scelte dell’editore”. E’ passato subito al contenuto della polemica scatenata alcune ore prima della consegna del “Premio Sulmona” di giornalismo Gian Marco Chiocci (nella foto) oggi all’ex convento di Santa Chiara. “Ho mosso i primi passi nel giornalismo proprio in Abruzzo, alla fine degli anni Ottanta e questi posti mi sono rimasti nel cuore. Siccome si parla di cambio della proprietà del giornale, ribadisco il mio impegno per questa regione e cercherò di ripristinare l’edizione abruzzese, che è sempre stata colonna portante della testata”.

Con la sobrietà del cronista e la reattività dell’umbro, Chiocci non si è sottratto al venticello della insinuazioni circa il suo ruolo nelle scelte dell’editore. E, già prima che lui prendesse la parola, le accuse del presidente dell’Ordine dei giornalisti e del rappresentante del sindacato, nelle ore precedenti la cerimonia, erano state rimandate al mittente, visto che nulla dissero quando il direttore del “Centro”, attuale direttore dell’Espresso, Luigi Vicinanza, ritirò il Premio Sulmona a pochi mesi dalla chiusura della redazione di Sulmona.

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