PARE SIA GIA’ PRONTA LA RISPOSTA : “TERRA BRUCIATA”
6 AGOSTO 2015 – Il Presidente della Repubblica, Mattarella, ha scritto ai presidenti delle regioni Abruzzo e Molise
sollecitando “possibili interventi” contro lo spopolamento e sui problemi delle aree interne.Chiede ai vertici delle due regioni di essere direttamente informato su quanto sarà fatto: “Si prega di voler considerare l’opportunità di rendere un diretto riscontro”. A scrivere al Capo dello Stato era il vescovo di Trivento; ma una lettera direttamente al presidente dell’Abruzzo è stata recapita anche dal vescovo di Sulmona alcuni mesi fa (nella foto: il monito di Mattarella può riportare il sereno anche su un campanile delle aree interne diverso da quelli aquilani).
A mons. Angelo Spina D’Alfonso non ha risposto. Ma per Mattarella ha il testo pronto: “Eccellenza Capo dello Stato, quello che sta facendo il mio esecutivo per le aree interne è presto detto e lo può verificare anche Lei, che sa come Pescara ormai sia il polo di attrazione di tutto l’Abruzzo e dunque dobbiamo assecondare questa vocazione e questo ruolo. Ma per riequilibrare il territorio stiamo spendendo, forse anche di più di quanto investiamo sul litorale, convogliando ogni risorsa su L’Aquila, che sta all’estremo confine nord-ovest della regione, è collegata da una ferrovia neanche elettrificata e da una autostrada che, se non fosse stata deviata da Lorenzo Natali in mezzo al Gran Sasso negli anni Sessanta, non aveva neanche ragione di esistere; non ha un aeroporto, ma se l’è fatto costruire con i fondi del terremoto e lo ha anche chiamato “internazionale”. Stiamo dando tutto quello che abbiamo per l’area interna aquilana e abbiamo tagliato dai collegamenti ferroviari progettati Sulmona e il centro-Abruzzo.
“Poi mi sono messo in testa di spendere tutte le risorse dell’Anas per completare una strampalata superstrada da Castel di Sangro alla zona di Atessa, iniziata 45 anni fa e sospesa 42 anni fa, con i ponti incompleti e sinistramente protesi verso il vuoto; i tir passano benissimo sulla SS17 per portare le merci dal porto di Napoli alle molte zone industriali delle Marche e allo stesso porto di Ancona e dalle fabbriche di Ascoli, Macerata, Pesaro al porto di Napoli. Nessuno ha mai invocato il completamento della fondo Valle Sangro, ma io la voglio completare, perché così escludo dal traffico fra Tirreno e Adriatico Sulmona e la Valle Peligna. Così imparano. Le aree interne per noi alla Regione Abruzzo sono solo L’Aquila e io stesso non sono stato neanche sfiorato dall’idea di rivedere il cratere sismico che è stato definito come si disegna una pelle di leopardo: L’Aquila ci sta, con tutti i Comuni fino a Popoli, poi basta, perché Pratola e Sulmona politicamente andavano esclusi, ma, signor Presidente, sa com’è, il terremoto è imprevedibile e non segue linee rette, così il cratere riprende appena dopo finita Sulmona, a Bugnara, che ne fa parte. Risultato migliore di questo, con l’esclusione di tutti i monumenti di Sulmona per trattenere le centinaia di miliardi che si spenderanno sui monumenti e sulle catapecchie già dirute di L’Aquila (e di Bugnara) non si poteva cogliere, Lei converrà.
Come vede, signor Presidente Mattarella – potrebbe aggiungere D’Alfonso – le aree interne sono nel nostro cuore, oltre che nel cuore dei vescovi: io personalmente, con il mio fedelissimo assessore Paolucci, sto pezzo a pezzo trasferendo i reparti dell’ospedale di Sulmona e tra poco lo chiuderò proprio, così per ogni emergenza si farà ricorso all’elicottero fino a Pescara oppure a L’Aquila (di notte e nei giorni di bufera qualcuno ci rimetterà le penne in attesa che l’elicottero si alzi in volo, ma quanti ne muoiono nei barconi al Canale di Sicilia?). Stiamo lavorando sodo, Presidente Mattarella, per fare di queste aree interne un posto più adatto agli orsi che agli uomini e proprio l’anno scorso, tra i primi impegni della mia giunta, c’è stata la chiusura della guardia medica di Campo di Giove. Alla stessa Sulmona ho promesso un avvenire importante in altri settori. Per adesso non ho detto quali siano le “eccellenze” che l’attendono. Lo dirò alla fine del mio mandato, accompagnando la rivelazione con un ecumenico gesto dell’ombrello per tutte le aree interne, ad eccezione dell’Aquila, dove ho raccolto più del 50% dei suffragi nelle ultime regionali. Vuole che continui a spiegare cosa stiamo facendo per le aree interne oppure ha imparato a stare zitto e a completare il settennato senza impicciarsi di affari regionali?”
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