Ottima scuola, quindi da abbandonare

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PARADOSSALE PRETESA PER IL RIENTRO DI RAGIONIERI E GEOMETRI DALL’ISTITUTO DI PRATOLA

20 SETTEMBRE 2015 – Il corpo docente dell’istituto tecnico De Nino-Morandi ha illustrato i motivi che portano a

ritenere indispensabile il rientro nel fabbricato vicino a Piazza Capograssi. Attualmente i settecento studenti debbono essere trasportati fino all’ingresso di Pratola Peligna, nel complesso che ospita anche l’Istituto “Leonardo da Vinci” e, al termine delle lezioni, ricondotti nella sede sottoposta a sequestro per una delle indagini sulla ricostruzione post-sisma.

Il dirigente prof. Di Paolo, ribadendo la priorità del ritorno nella sede scolastica consueta, ha anche detto (e questo conferma la chiara onestà del suo discorso): “Siamo riusciti nel nostro scopo, ovvero consentire le lezioni in un ambiente idoneo alle attività didattiche. Qui abbiamo sicurezza dei luoghi, rapporto tra luce e spazi, laboratori d’avanguardia, una palestra che nessun istituto scolastico della zona può vantare”.

Nell’interesse degli studenti, dunque, quando il vecchio istituto avrà la stessa sicurezza dei luoghi, lo stesso rapporto tra luce e spazi, simili laboratori d’avanguardia e una palestra almeno uguale a quella del “Leonardo da Vinci”, si dovrebbe disporre il ritorno al De Nino-Morandi. Secondo logica e ordine delle cose, un genitore dovrebbe preferire questi parametri rispetto a quello della comodità e della centralità (rispetto al capoluogo) della sede scolastica.

Se, poi, la sede diversa si trova a dieci minuti di autobus e per raggiungerla non bisogna neanche transitare per Pratola perché sta proprio sul versante sulmonese del centro abitato, si comprenderà meglio che la evidente supremazia delle strutture e della qualità delle lezioni che si svolgono nel “da Vinci” può ben giustificare l’attesa. O è solo una questione di collocazione nella città capoluogo del circondario, come se gli altri centri non avessero diritto a concorrere alla migliore riusciti dei servizi? E con questi argomenti si pensa di costituire una effettiva solidarietà tra cittadine del centro-Abruzzo?

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