Pd e Pdl combattono le proprie ombre

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A POCHE ORE DAL VOTO LA SITUAZIONE E’ GRAVE MA NON E’ SERIA

24 MAGGIO 2013 – Il quadro politico a poche ore dalle elezioni amministrative si presenta assolutamente inedito: Pd e Pdl corrono in senso antagonista, ma non l’uno contro l’altro, quanto ciascuno contro le strutture interne, dal basso verso l’alto.

Il Pdl, per esempio, si è messo contro il suo stesso coordinatore provinciale (come abbiamo ampiamente riportato in fase di formazione delle liste) e contro quotati assessori regionali: per esempio Gatti, che riscuote un grosso consenso elettorale e che è venuto a Sulmona insieme a Crosetto al Cinema Pacifico per sostenere la lista di “Fratelli d’Italia”, complimentandosi personalmente con più di un elemento. Tanto per non creare equivoci, va detto che quella lista, nella quale sono presenti alcuni assessori della giunta uscente, “corre” per Di Ianni. In un cantuccio è rimasta la lista ufficiale del Pdl, con il candidato sindaco Luigi La Civita, che a questo punto è solo l’uomo imposto dall’entourage della sen. Pelino e che ha tutto il pezzo forte della propria campagna elettorale in una incitazione di Berlusconi a votarlo: registrata su formulario come per tutte le altre città nelle quali si vota. Siccome per i problemi di Sulmona Berlusconi non si è mai sentito, è da vedere se gli elettori cadranno nell’illusione acustica.

Bufera anche nel Pd, che ha creato una confusione ciclopica sconfessando i risultati delle primarie e che si sta dissolvendo senza neanche aspettare i risultati delle elezioni. Ieri l’altro sono usciti in sette, dopo le dimissioni dalla carica interna di Teresa Nannarone (che rimane però nel partito) e non c’è neppure la parvenza di un dibattito per individuare il malessere. Ma già quasi un anno fa se ne erano andati a decine per creare Sulmona Democratica; e a nulla è servita la trovata di costituire un direttivo Pd di una settantina di persone, alcune delle quali non sapevano neanche di farne parte ed hanno messo nero su bianco le proprie dimissioni, un po’ indispettite.

Insomma, per dirla con Flaiano, la situazione politica è grave, ma non è seria.

L’auspicio che molto modestamente avevamo formulato si avvererà senz’altro: avranno largo consenso le liste civiche. In verità, speravamo che questa tendenza fosse il segno di una risposta alla indecorosa condotta di Pd e Pdl sulla questione del tribunale di Sulmona (ma, se si vuole, di tante altre spoliazioni alle quali queste forze politiche hanno dato man forte). Invece, pare che sarà un fenomeno molto meno significativo: cioè delusione profonda per la completa inettitudine di Pd e Pdl di costituire un punto di riferimento nella politica cittadina. E potrebbe star bene così: per risalire bisogna aver toccato il fondo.

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