REGIONE Piccoli risparmi e sprechi immensi

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27 GENNAIO 2012 – A città che vedono scomparire i propri tribunali bisognerà illustrare come e perchè la Regione Abruzzo può sguazzare nelle spese e consentirsi le due sedi (L’Aquila e Pescara) che in molti casi raddoppiano gli oneri organizzativi. Dopo quarant’anni dai “moti” dell’Aquila e di Pescara ,

cioè proprio quelle città che tacciano di campanilismo Sulmona, Avezzano, Lanciano e Vasto che combattono per conservare i presidi di amministrazione della giustizia, non si riesce ancora a concordare una sede unica, sotto lo stesso… campanile.

Ma sono state chiuse due “ambasciate”

E intanto, come osserva Roberto Galullo, inviato speciale, sul numero del “Sole 24 Ore” di oggi, i corrieri della Regione solcano l’autostrada più volte al giorno per portare documenti, cioè per quella operazione che anche soltanto una buona amministrazione delle risorse informatiche potrebbe evitare. L’ampio articolo del giornalista descrive anche i risparmi che sono stati raggiunti dalla attuale amministrazione regionale, per esempio con la chiusura delle rappresentanze in Romania e Brasile e con i tagli alla spesa sanitaria. Ma quello che può riguardare più da vicino i commercianti, gli ingegneri, i medici, gli avvocati di città come Sulmona, Avezzano, Lanciano e Vasto che non avranno più il loro fatturato con la chiusura dei tribunali, non è di certo il risparmio sullo sperpero che da sempre le regioni (compreso l’Abruzzo) hanno compiuto, quanto i costi ancora mostruosi dell’apparato amministrativo. In altre parole, non ha nessuna importanza che per la festa della Perdonanza si siano risparmiati centinaia di milioni di lire per i pranzi che si imbandivano negli anni Ottanta; oppure che le “ambasciate” della Regione all’estero, che si affiancano a quelle della Repubblica, sono oggi due di meno.

Tanto si attinge sempre dalle tasse

Occorre guardare allo sperpero ancora adesso esistente, visto che per la chiusura dei tribunali (ma il discorso vale anche per gli ospedali…) si sbandiera tanto la esigenza di contenere i costi. E sostenere uffici al doppio solo perchè all’Aquila e a Pescara è concesso di coltivare i propri campanilismi è davvero beffardo. Per far fronte ai deficit di bilancio la Regione abruzzese ha applicato rincari sulla benzina: sarà questo anche un motivo per il quale il carburante costa quasi il 20% di più che in altri Paesi più virtuosi. Sarà anche per questo che i nostri imprenditori hanno più difficoltà a fare concorrenza a quelli di altri Paesi. E che pareggio di bilancio è quello che si ottiene spremendo i contribuenti?

In realtà, quello che non si vuol affrontare è un vero taglio alle spese, perchè il disboscamento netto e irreversibile comporta la perdita di consensi. E allora ci si rifà alle economie rispetto all’anno precedente o a dieci anni fa (che sono i termini di paragone facili perchè prima la Regione spendeva con le mani bucate).

Più tribunali e meno uffici regionali

 Quando si chiudono i tribunali e si dice a intere popolazioni che quel servizio nel territorio sarà sempre più lontano, occorre presentarsi con le carte a posto e dimostrare che non si è potuto risparmiare in nessun altro ambito, visto che quello della Giustizia è strategico e irrinunciabile. Non si può affermare che sugli altri fronti si sta operando un po’ alla volta. Quante sono, per esempio, le rappresentanze regionali all’estero ancora aperte? E quanto costano? E la Regione deve avere una sede anche a Pescara? E quanto costa? E perchè non si chiude da domani o si trasferisce tutto dall’Aquila a Pescara, visto che il capoluogo oggi è Pescara? Solo quando avrà risposto a queste domande Chiodi potrà sostenere di aver intrapreso la politica del rigore.

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