4 MARZO 2012 – La soluzione della grave crisi idrica in alcuni paesi della Valle dell’Aterno potrebbe essere più difficile di quanto supposto. Infatti, le sostanze che l’Arta ha rinvenuto nell’acqua sono direttamente connesse alla
presenza di idrocarburi nei condotti e, quindi, una ipotesi è quella della decomposizione delle guaine di catrame che sarebbero state usate per rivestire i tubi dell’acquedotto. L’urgenza di ripristinare l’uso dell’acqua potabile è condizionata al tipo di interventi che andranno eseguiti e che, se sarà confermata l’ipotesi prospettata, richiederanno tempi lunghi. Sulle ordinanze dei sindaci di Cocullo, Gagliano Aterno, Secinaro e Goriano Sicoli hanno vietato di bere l’acqua della conduttura: “ORDINANZE – Le fontane? Buone solo per le cartoline”.