Riprende il teatro con il topos del conformismo

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14 GENNAIO 2017 – “Esprimo soddisfazione per la bella risposta che ieri sera i cittadini di Sulmona hanno dato per il ritorno della stagione teatrale di prosa, assente in città da troppo tempo”. E’ quanto afferma il Sindaco di Sulmona Annamaria Casini. “Nonostante le avverse condizioni climatiche, sono stati in molti che hanno sfidato la neve e il gelo riempiendo il Teatro “Maria Caniglia”,  per partecipare al primo dei sei spettacoli in programma promossi dall’Amministrazione Comunale in collaborazione con Acs, Abruzzo Circuito Spettacolo che voglio ancora una volta ringraziare. Come tanti sono stati i messaggi che ho ricevuto, da parte dei  sulmonesi, che testimoniano entusiasmo ed emozione, interpretando come una rinascita per Sulmona e il territorio il ritorno della prosa sul palcoscenico del nostro bellissimo teatro all’italiana che è il più grande d’Abruzzo. Insieme all’Amministrazione, ritengo sia importante ripartire dal teatro per rilanciare la cultura, coinvolgendo le associazioni culturali che sono una grande risorsa e una potenzialità per la nostra città e il nostro territorio” conclude il sindaco “Ha riscosso successo lo spettacolo “Una giornata particolare” per la regia di Nora Venturini, con Giulio Scarpati e Valeria Solerino, i quali ringrazio per la disponibilità dimostrata, insieme all’intero cast, nell’aver incontrato il pubblico nel foyer del teatro, rispondendo alle tante domande e curiosità poste dagli spettatori. Un bel modo per tenere a battesimo la rinascita della stagione teatrale di prosa a Sulmona”

Anche noi esprimiamo viva soddisfazione. Per noi “Una giornata particolare” è il topos della denuncia del conformismo; Ettore Scola lo ha reso benissimo in un film perché ha fatto vedere tutto il concorso di istituzioni e associazioni, scuole e fabbriche, insomma una società che va ad applaudire i dittatori. Ma anche al teatro il tema è persuasivo, sebbene non si possa mostrare la macchina tritatutto dell’organizzazione del consenso nelle fabbriche, negli uffici, nelle piazze di Roma. A noi è bastato l’esempio della giornata particolare organizzata due anni fa dalle scuole di Sulmona per applaudire una banalissima conferenza: già solo quella giornata ha finito per essere particolare per capire che una certa Italia non cambierà mai ed è la parte di società più inquinata, che finge di far prevalere l’intellettualità per ricadere nel pragmatismo più bieco.

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