EPPURE BASTEREBBE ARRIVARE AD AVEZZANO
14 GENNAIO 2017 – Sono passate ben 24 ore e ancora il presidente dell’ordine degli avvocati di Sulmona non espleta il mandato vincolante conferitogli dall’assemblea di ieri per prendere contatti con l’omologo Franco Colucci di Avezzano al fine di ripartire competenze e, insomma, stilare un programma per costituire il tribunale di Avezzano-Sulmona in alternativa alla soppressione di entrambi gli uffici e l’accorpamento al tribunale dell’Aquila.
Non una telefonata, non un viaggio, non un messaggio e-mail; whatsapp, poi, manco a dirlo. Il pugno di ferro con il quale ha condotto l’assemblea ieri rischia di ritorcersi contro e alla prossima riunione (se ancora ci sarà l’Ordine degli avvocati di Sulmona) trasformarsi in una tramvata. Tra un anno e mezzo i tir verranno a prelevare il tribunale di Sulmona per portarlo all’Aquila e nel frattempo, se si vorrà rimediare allo sfascio voluto anche da Paola Pelino, Giovanni Legnini e Maurizio Scelli (per rimanere a quelli che furono eletti con i voti del centro-Abruzzo), si dovrà approvare una legge di modifica dell’assetto geografico-giudiziario (o anche un decreto, insomma qualcosa che, secondo luminari costituzionalisti di livello un po’ superiore rispetto a quello di molti che hanno sparato scempiaggini in cinque anni) per impedire che L’Aquila diventi un caos incontrollato e che centinaia di milioni all’anno si sperperino per costringere la parte più vitale e popolosa della provincia ad arrampicarsi fino a Via XX Settembre a 700 metri sul livello del mare, ogni giorno; ma anche per impedire che Avezzano e Sulmona restino senza Commissariato, senza compagnia di Carabinieri e Guardia di Finanza, senza agenzia delle entrate, senza i professionisti tecnici che ruotano intorno alle perizie.
In tutto questo anche 24 ore sono importanti e quindi forse il presidente incaricato rimedierà domani, di domenica, anche perché Colucci si è detto disposto a collaborare non solo in giorno di festa, ma anche di notte, pur di scongiurare l’irreparabile: “A L’Aquila – ci ha detto oggi -prenderanno coscienza di quanto grande sia la provincia e di quanto la realtà del tribunale capoluogo di provincia sarà surclassata dai numeri di Sulmona ed Avezzano messe insieme; abbasseranno i toni e non saremo costretti a presentarci come questuanti alla maniera che è stata riservata a tanti tribunali accorpati in Italia dopo la riforma del 2011. Ma per fare questo ci vuole compattezza e, da parte nostra, tutta l’umiltà che ci viene richiesta nell’interesse superiore delle collettività nelle quali ci troviamo”.
Insomma, dopo le prime altezzosità, Sulmona ha preso consapevolezza e si è avviata a Canossa passando per Avezzano, ma ci mette tempo nonostante un deliberato assembleare quasi unanime.
Nella foto l’avv. Gabriele Tedeschi davanti al tribunale di Sulmona