Schegge impazzite nel Pdl e nel Pd

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A POCHI GIORNI DAL TERMINE PER LA PRESENTAZIONE DELLE LISTE

24 APRILE 2013 – La gravissima crisi nel Pd, che oggi ha vissuto un’altra fase acuta con l’occupazione della sede dell’Aquila da parte degli stessi iscritti in contrasto con la linea del partito sulla elezione al Quirinale, ha in questi giorni un effetto disgregante anche nel Pdl,

che non riesce a ricompattarsi e che è fermo sulle posizioni segnate ieri notte nell’incontro avuto tra le varie anime e il coordinatore provinciale Magliocco. Le liste che si rifanno a Di Ianni su indicazione del sindaco uscente Federico non vogliono correre rischi e hanno raccolto le firme per presentarle nel termine previsto; nel Pdl formalmente il simbolo non è stato assegnato a nessun raggruppamento e quasi certamente gli organi centrali di partito vogliono esaminare i nomi degli eventuali candidati prima di appoggiare la formazione capeggiata da La Civita, anche se ragioni di opportunità (per la scelta fatta dalla senatrice sulmonese) inducono a pensare che il nome PDL sarà appannaggio proprio di quella lista.

Intanto salgono negli ultimi giorni, dopo le votazioni per il Quirinale e l’incarico a Enrico Letta, le quotazioni delle liste di protesta al fronte PD-Pdl, che è visto come la prosecuzione dell’anno orribile del governo Monti sostenuto da entrambi i partiti e che potrebbe portare, in ambito cittadino, alla valorizzazione di liste di protesta radicale (se ne prevedono almeno quattro) o comunque ben distinte dai simboli del cosiddetto “inciucio”.

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