SI E’ RINNOVATO L’OMAGGIO AI SOLDATI DISPERSI SU TUTTI I FRONTI

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Tra i caduti senza croceSi è svolta a Roccaraso la annuale cerimonia di commemorazione di tutti i soldati ai quali non è stato possibile dare sepoltura.

Fu costituita dal gen. Palmieri la Associazione dei familiari dei Caduti senza croce, poi trasformata in ente morale. Nel 1974 il monumento fu visitato dal Presidente della Repubblica, Giovanni Leone, accompagnato dai rappresentanti del Senato e della Camera dei Deputati.

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Caduti-senza-croceDa Monte Zurrone, vicino all’Aremogna, si staglia una croce alta e semplice: di notte si illumina con la freddezza del neon. Segnala un sacrario unico nel suo genere in Italia: quello dei Caduti senza croce. Idealmente vi riposano tutti gli Italiani che sono finiti negli abissi del mare, nelle sabbie del deserto, sulle cime dei monti. Per quale arco di tempo ? Da sempre, da tutte le guerre, forse anche da quella che fece soccombere l’uomo di Similaun, vicino Bolzano, perché, anche a distanza di migliaia di anni, c’è sempre la speranza che il corpo di un guerriero riaffiori, anche dal  ghiaccio che lo ha conservato sottraendolo ad una doverosa sepoltura, al rito che lo salva dalla perenne sofferenza di errare. E’ la leggenda degli antichi: senza un sepolcro l’anima non si riposa, forse interroga i congiunti, forse scuote le coscienze di quelli che l’hanno mandata a morire, di quelli che non l’hanno evitato : “Il male non è soltanto di chi lo fa: è anche di chi, potendo impedire che lo si faccia, non lo impedisce” afferma Tucidide, che di guerre si intendeva.assalto

Salendo gli oltre cento gradini della scalinata che finisce ai piedi della alta croce, si ha la certezza che la guerra non finirà mai, se, nonostante tutto, fino ai giorni nostri non solo non c’è chi la impedisce, ma c’è chi la inventa, per esempio con la scusa delle “armi di distruzione di massa” che andavano eliminate in Iraq. Un po’ come la storia del lupo e dell’agnello: un imbroglio che nessuno ha pagato.

Questo monumento non è una finzione, però. Ha una grande forza evocativa, proprio perché dei soldati senza croce non si conoscono i volti, non si è mai vista la statura, rimane ignota anche la divisa. Così possono stare tutti sulla cima di Monte Zurrone, accanto alle urne che contengono ciascuna un po’ di sabbia del deserto, di roccia delle Alpi. Ai luoghi del loro ultimo respiro sono legati solo dal vento, al quale è dedicata la iscrizione  su una pietra nel punto più alto, con la preghiera di riportare il “messaggio d’amore” in tutti quei posti lontanissimi dai quali proviene e che conservano le spoglie insepolte di tanti soldati caduti.

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