ANACRONISMI DI UN NOTIZIARIO PRECONFEZIONATO
19 MAGGIO 2016 – Per le interviste in ginocchio a D’Alfonso sono insuperabili e insuperati;
per ignorare i principali avvenimenti nel centro-Abruzzo sembrano fatti apposta; per ricopiare gli articoli del “Fatto Quotidiano” sui retroscena della discarica dei veleni di Bussi sul Tirino e dei processi che invece di finire a Roma finiranno a Campobasso (a carico di giudici che dovevano giudicare gli inquinatori di Bussi) non hanno pari.
Ma per la tempestività degli articoli debbono ancora passare la revisione prima di affrontare il mare aperto delle notizie; al TG3 Abruzzo ancora alle 14 di oggi riferivano che in quei momenti era in corso la “più importante battaglia che Marco Pannella deve affrontare nella sua vita”, quando il leader radicale era passato nel mondo dei più almeno da un’ora e tutte le altre fonti giornalistiche d’Italia riportavano semmai i commenti. E, dieci minuti dopo, lo stesso TG3 nazionale dedicava mezzo notiziario alla morte di Pannella. Insomma, neanche un giornalista di Pescara che osasse prendere la parola in diretta per dare una notizia che si sapeva da più di un’ora. Non hanno a disposizione neanche un “coccodrillo” (articolo che nelle redazioni si tiene sempre pronto per celebrare un defunto illustre senza doverlo scrivere da capo all’ultimo momento; Enrico Mattei ne fece uno per Sandro Pertini e “Il Tempo” lo pubblicò alla morte dell’ex Presidente, vari anni dopo la morte di Mattei).
Poi dice che uno si butta su Mediaset…