A PORTA MOLINA PER TAGLIARE UNA PIANTA (FORSE) PERICOLANTE SE NE SACRIFICANO ALTRE DIECI
3 NOVEMBRE 2022 – La scarpata di Porta Molina è stata… disboscata per iniziativa del vice-sindaco Franco Casciani. I Comitati cittadini per l’ambiente, dichiarandosi a favore della tutela della sicurezza dei cittadini, mettono i puntini sulle i e sottolineano che ogni taglio di alberi deve essere preceduto da attente analisi circa la effettiva impossibilità di conservare un bene di primaria importanza per la tutela dell’ecologia. “Come spesso accade, è molto più semplice far lavorare la motosega che valutare tutte le possibili soluzioni alternative all’abbattimento” osservano. E seguitano: “La scelta operata era davvero l’estrema ratio? Perché si è proceduto prima al taglio e poi alla ricerca, nomina di un esperto? Come definire questo modus operandi? Questi tagli vanno ad aggiungersi a precedenti tagli e potature sommarie di alberi, effettuati in diversi altri luoghi della città anche dalle precedenti amministrazioni comunali: interventi basati sulla improvvisazione che hanno portato ad un impoverimento del patrimonio arboreo della città.
Gli alberi, lo ricordiamo, costituiscono a pieno titolo dei beni giuridici cui l’ordinamento accorda una particolare tutela anche in considerazione delle funzioni che essi svolgono nell’ambito delle comunità degli esseri umani con i quali essi convivono: una funzione economico-sociale, una funzione ecologico-ambientale.
Ora il costone di Porta Molina è un’area spoglia di quelle piante sane sacrificate perché intralciavano il percorso per arrivare a quella unica ritenuta pericolosa e da tagliare!
La Legge nazionale impone censimenti, piani e regolamenti e i Comuni sono tenuti a rispettare tali obblighi, compreso quello che prevede la messa a dimora di un nuovo albero per ogni neonato.
Auspichiamo, pertanto, che questa Amministrazione che è intervenuta tempestivamente nel tagliare per garantire la pubblica incolumità, altrettanto tempestivamente provveda al reimpianto degli alberi già
tagliati con specie arboree adatte alla zona e come meglio identificate in un Piano del Verde (Manutentivo, Censimento delle Aree Verdi, conservazione del verde esistente e messa a dimora di
alberature compensative) e di cui sollecitiamo la predisposizione nella consapevolezza sia delle amministrazioni che dei cittadini del fondamentale ruolo svolto dal verde urbano anche in termini di
mitigazione dei cambiamenti climatici”.