ALMENO AI GIOVANI VA SPIEGATO COME SI INSINUANO LE MAFIE

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LA BANCA D’ITALIA SI RIVOLGE AGLI ALUNNI DELLE “SUPERIORI” ATTRAVERSO IL TAVOLO DELLA LEGALITA’ – GIOVEDI’ IL PRIMO INCONTRO AL QUALE PARTECIPERA’ LA COMANDANTE DELLA GUARDIA DI FINANZA DI SULMONA

24 MARZO 2023 – La conoscenza delle insidie che derivano da operazioni finanziarie apparentemente regolari è la scopo del “Tavolo della Legalità” che la filiale abruzzese della Banca d’Italia ha organizzato insieme alle rappresentanze regionali dell’Agenzia delle Entrate, della Guardia di Finanza e della Polizia Postale, con il sostegno dell’ Ufficio Scolastico Regionale per l’Abruzzo.

La parziale pulizia di trenta anni fa, con l’imprevisto fenomeno di “Mani Pulite”, ha lasciato molte incompletezze e, soprattutto, non è riuscita a sradicare il concetto che, per conseguire posizioni di potere stabile nella società indipendentemente dal merito, siano sufficienti alleanze retribuite nei modi più “liberi”, meglio se liberi da ogni controllo di legalità. La società italiana si è mantenuta a livelli di corruzione sempre molto alti, attestatisi negli ultimi anni in indici di molto superiori a quelli di altri Paesi industrializzati, che peraltro non brillano in pulizia morale. L’insegnamento di Giovanni Falcone di “seguire i soldi” per individuare le attività mafiose, è stato recepito limitatamente alla parte della individuazione della scia di denaro, ma con pochi risultati sistematici. Si è, poi, consolidata la tendenza delle parti sociali non contaminate dai fenomeni mafiosi a rimanere inermi per attendere che la rimozione delle corruzioni, dei riciclaggi, delle contraffazioni fiscali venga effettuata solo su iniziativa delle forze di polizia o della magistratura. Addirittura proprio in Valle Peligna i continui allarmi in materia di infiltrazioni della ‘Ndrangheta sono stati presi da qualche politico come il tentativo di gettare discredito su una società ancora sana e poi si è saputo, da intercettazioni effettuate nell’ambito di inchieste su centrali di associazioni a delinquere di stampo mafioso, che incontri “clandestini” si tenevano al cimitero di Sulmona e che i fiumi di denaro da riciclare bagnavano anche la Valle Peligna, se sono stati posti sotto sequestro alcuni immobili che in Valle Peligna si trovano.

Visto che il modo distorto di intendere la politica ha portato a questo, non sarà inutile che a parlare di questi meccanismi perversi siano persone e rappresentanze istituzionali che hanno il polso della situazione e non sarà inutile che i messaggi siano indirizzati ai ragazzi delle scuole. E infatti il primo incontro del “Tavolo” si terrà giovedì 30 marzo all’ Istituto di Istruzione Superiore Leonardo Da Vinci-Ottavio Colecchi di L’Aquila.

Saranno presenti Giovanni Giuseppe Ortolani, Direttore della Filiale di L’Aquila della Banca d’Italia, Simona Mascaro, responsabile Divisione Vigilanza  della Filiale di L’Aquila della Banca d’Italia, Cecilia Tangredi (nella foto del titolo e in basso), comandante della Compagnia della Guardia di Finanza di Sulmona, Gian Mauro Placido,  dirigente Area Tecnica del Centro Operativo per la Sicurezza Cibernetica – Polizia Postale Abruzzo, Amedeo Scocco, responsabile 2^ Sezione Financial Cybercrime – Polizia Postale Abruzzo, Massimo De Masi (Agenzia delle Entrate), nonché per l’Ufficio Scolastico Regione Abruzzo, il Direttore generale, Massimiliano Nardocci, la dirigente Maria Cristina De Nicola e la professoressa Ada d’Alessandro.

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