BRANI DEL SALISBURGHESE ESEGUITI DA DEL PRATO MA COMMENTATI DAL GRANDE TEDESCO
29 AGOSTO 2015 – Insolita e accattivante chiave di lettura e di proposizione della musica di Wolfgang Amadeus Mozart oggi a Campo di Giove.
Il pianista Cesare del Prato accompagnerà alcune esecuzioni di Mozart con fantasiosi appunti (non) scritti da Ludwig Van Beethoven. I biografi si sono affannati nel cercare la prova di un mitico e fascinoso incontro tra i due artisti. Si è giunti a favoleggiare (ma sarà poi favola?) di una osservazione di Mozart dopo aver sentito un piccolo brano eseguito da Beethoven; il salisburghese avrebbe detto : “Tenete d’occhio questo ragazzo”. Aveva 14 anni più del “ragazzo”, essendo nato nel 1756. Qualche anno fa a Chieti e al “Marrucino” una arguta ipotesi fu avanzata tra le tante che riguardano la vita di Mozart. Si sarebbe allontanato da Vienna e da Salisburgo un po’ per debiti, un po’ perché incompreso, ed avrebbe raggiunto l’Italia di Rossini, dove avrebbe seguitato a scrivere sotto le mentite spoglie di costui (che infatti “esplose” con la sua musica poco dopo il 1991, quando Mozart abbandonò prematuramente il mondo, a meno di 36 anni). Quella fu una provocazione paradossale.
Oggi alle falde della Majella un grande musicista parlerebbe di un altro grande musicista, come si fa tra grandi, senza invidie e senza dispetti. Del Prato se ne rende il mezzo; ed è un compito alto. L’appuntamento è nella chiesa di Sant’Eustachio alle 21,30.