DI PIERO A FIANCO DI MARSILIO E’ IL CONTROSENSO DELLA PASQUA SULMONESE
10 APRILE 2023 – Ma invece di invitare o, comunque, di ricevere il presidente della giunta regionale che, in quanto a trasporti su gomma e su ferro, rifiuti di gomma, di ferro e di molto altro, centri di servizi culturali, scuole di formazione, sanità, sta desertificando Sulmona peggio di quanto hanno fatto Chiodi e D’Alfonso, il sindaco Di Piero non potrebbe invitare o, comunque, ricevere e processionare al suo fianco un imprenditore che abbia qualche idea, un ministro di buona volontà, un sulmonese illustre che abbia fatto fortuna e che sappia gestire flussi di denaro, organizzare persone e mezzi?
Di Piero s’è fissato con Marsilio e lo accompagna in ogni escursione in Valle Peligna, che, se non arriva proprio a danneggiare la zona, come l’inaugurazione del cantiere per la bretella ferroviaria, si risolve in un’inutile passeggiata.A L’Aquila persino la visita della Casellati ha prodotto finanziamenti a distanza di ventiquattr’ore; e non è a dire che in 14 anni quella città sia rimasta a bocca asciutta.
Già con quella faccia mai rasata e neanche contornata da una folta barba, Marsilio non è un bel vedere; portarselo per le strade ingentilite dalle tradizionali performance di colori, pettinature ed abbigliamenti rinnovati dalla primavera, mostra ancora di più la distanza tra società civile e rappresentanze politiche. Per giunta, se, invece di incrementare risorse, le sottrae e se, invece di alleggerire la discarica, la aggrava, il presidente non abruzzese è il meno titolato per stare in prima fila nel rito della resurrezione o, nella versione più laica, della rinascita. Eppure Di Piero questa volta non si è affidato neppure alla scusa del malfunzionamento della sua segreteria per non rispondere ad una telefonata del Marsilio in cerca di voti per le prossime “regionali”; oppure, peggio, ha telefonato di propria iniziativa.
Più di una scivolata del lauretano della quadriglia, la giornata ha portato lo scivolone di chi dovrebbe rappresentare Sulmona e andrebbe processato per intendenza con il nemico.