DECIDA IL COMUNE COSA VA IN TESTA A OVIDIO

679

IL PARERE DEL PRESIDENTE DELL’ARCHEOCLUB SULLA SCALATA DELL’AGLIO

24 LUGLIO 2015 – Abbiamo chiesto qualche opinione sulla sconcertante vicenda che ha portato in tribunale (per iniziativa di questo giornale) il Consorzio produttori di aglio (e chi ha collaborato nel dicembre scorso) al fine di impedire che Publio Ovidio Nasone (o, meglio, la statua a lui dedicata in Piazza XX Settembre) giri il mondo con una corona di aglio, anziché di alloro, sulla testa.

E’ oggi la volta dell’”Archeoclub” di Sulmona, presieduto dal dott. Alessandro Bencivenga, nella intervista che segue.

DOMANDA Il “Consorzio di produttori di aglio di Sulmona” ha usato, per un manifesto del convegno tenuto il 9 luglio all’Abbazia celestiniana,  una foto nella quale è ripresa la statua di Publio Ovidio Nasone in Piazza XX Settembre, con l’ aggiunta di una corona di agli. Qual è l’opinione dell'”Archeoclub” di Sulmona su questa iniziativa ?

RISPOSTA Le dirò che non ho apprezzato molto l’idea di porre sul capo di Ovidio la corona d’agli, prima, e di utilizzare la foto di quell’evento, poi, per pubblicizzare il convegno, ferma restando l’importanza capitale dell’aglio rosso nell’ambito delle produzioni agricole peligne,  da valorizzare e far conoscere il più possibile insieme agli altri prodotti agricoli e d’allevamento, di cui questa nostra amata terra è tanto ricca.

D.  A vostro avviso una iniziativa del genere dovrebbe superare il vaglio di una autorità politica locale (sindaco, assessore alla cultura, etc.) oppure del Ministero dei Beni culturali, essendo la statua del poeta latino da ricomprendere nel patrimonio artistico e culturale della intera comunità nazionale?

R. Ritengo opportuno che un’iniziativa del genere abbia quanto meno il placet dell’Ente “proprietario” (quindi il Comune, in rappresentanza dei cittadini) o dall’Ente preposto alla tutela e alla valorizzazione del patrimonio storico artistico (dunque la Soprintendenza, ma sempre in rappresentanza dei cittadini), motivando le ragioni per l’avallo o il diniego.

D. Un utente, titolare di un profilo su Facebook, ha ritenuto farneticante l’iniziativa del direttore del Vaschione di adire il Tribunale di Sulmona per impedire che ogni collegamento tra la statua di Ovidio e la corona di aglio sia utilizzato in futuro e la Presidente di una associazione che si definisce culturale, “Fabbricacultura”, ha apposto il proprio “Mi piace” sotto tale commento. Qual è la vostra opinione su questo tipo di confronto ?

R. Credo che il confronto tra opinioni diverse sia alla base della democrazia e nel mio operato ho sempre cercato di mitigare e conciliare il più possibile opinioni spesso diversissime, avendo come unica guida l’Amore per questa città; dispiace vedere che associazioni culturali con le quali l’Archeoclub ha anche collaborato in passato, ritengano di dover buttare a mare decenni di esperienza e di snobbare iniziative consolidate (penso, ad esempio, al Certamen Ovidianum) per promuovere solo un “nuovismo” (“esaltazione acritica del nuovo, delle novità, del cambiamento”, secondo la definizione del Dizionario Italiano Sabatini Coletti), fatto sì di iniziative valide, ma anche di accostamenti più o meno leciti, tra elementi della nostra cultura profondamente diversi tra loro. Il mio invito, comunque, è sempre quello di sedersi ad un tavolo tutti insieme, ascoltarsi, confrontarsi e cercare di fare il meglio per Sulmona, rinunciando ai personalismi e a certe velleità, che più che far emergere qualcuno tra noi, contribuiscono solo ad abbassare il livello generale dell’offerta culturale della città.

Nella foto del titolo l’osceno manifesto diffuso per pubblicizzare un evento sulla coltivazione dell’aglio 

Please follow and like us: