Fascicoli e sentenze in malora

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NON FURONO TRASFERITI SUBITO DOPO IL SISMA

22 NOVEMBRE 2012 – Gli uffici giudiziari si accingono a dichiarare non più consultabili alcune annate di processi archiviati e di sentenze emesse.

Il materiale è rimasto per oltre due anni nel palazzo di giustizia dell’Aquila dove, a causa dei crolli, è stato sottoposto a pioggia e neve. Secondo alcune voci che non è facile riscontrare oggi, oltre a migliaia di fascicoli sarebbero stati danneggiati irreversibilmente i volumi contenenti sentenze rilegate, cioè gli originali delle decisioni di tribunale e Corte d’Appello. Fascicoli e volumi sono conservati adesso ad Avezzano

E’ la logica conseguenza del rifiuto opposto dalle autorità aquilane a trasferire la Corte d’Appello in adeguati locali che si sarebbero trovati in tutta la Regione: per esempio all’Abbazia celestiniana vicina a Sulmona, che era vuota e appena restaurata e che non presentava costi per l’amministrazione pubblica . Nelle settimane successive al sisma partì l’ordine che niente dall’Aquila sarebbe stata trasferito; e, per esempio, l’agenzia delle entrate restò a Pescara solo qualche mese per poi essere nuovamente traslocata nel capoluogo di regione. Intanto i preziosi documenti del Palazzo di Giustizia in Via XX Settembre erano immersi nell’acqua e nei calcinacci.

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