FEDERICO: SULMONA DEVE PASSARE ALLA PROVINCIA DI PESCARA

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“SONO TROPPI I MOTIVI CHE IMPONGONO UNA SCELTA PER SALVARE ENTRAMBE LE CITTA'”

3 agosto 2012 – Non è più tempo di aspettare che qualcun altro ridisegni la geografia amministrativa dell’Abruzzo. L’Aquila non può rimanere una provincia grande quanto metà dell’intero Abruzzo; Pescara non può rimanere una città senza la sua provincia. Ma tant’è: questo Sul “Vaschione” ormai da più di un anno si va sostenendo l’impellente necessità che Sulmona si impegni in questo transito verso Pescara: “Se il posto di Sulmona ora è in provincia di Pescara” nella sezione “politica” e “Ora è a Pescara che Sulmona deve guardare”, nella sezione “Editoriale”.

sarebbe l’Abruzzo che il Governo dei tecnici intende lasciare prima delle elezioni del 2013. Se non si è avuto il coraggio di sopprimere tutte le province d’Italia, si rischia di fare peggio in Abruzzo e in qualche altra regione, cioèp si premierebbero province del tutto fuori della dinamica dello sviluppo. Pescara, che meriterebbe di essere il capoluogo, per intensità di popolazione, per infrastrutture, per produttività, rimarrebbe subordinata a Chieti in una provincia che riporterebbe la regione al Settecento. I contrasti tra le due città (due capoluoghi di provincia, due tribunali a quindici chilometri di distanza) non sono più all’orizzonte: sono già nella dinamica di tutti i giorni, in tutti i dibattiti. Per esempio non si parla d’altro sui forum di molti siti internet.

Proprio oggi, dopo che siamo tornati su questo tema con argomenti ancora più attuali (“Le Province alla guerra di conquista di nuove città”), si è registrata la presa di posizione di Donato Di Cesare, consigliere comunale di Sulmona.

Ma soprattutto il sindaco Fabio Federico ha risposto a tre domande che questo giornale ha rivolto a lui e al Presidente della Provincia di Pescara.

Eccole:

Non sono maturi i tempi per prendere atto che la città di Sulmona è proiettata, sotto vari aspetti, verso Pescara?

Finalmente – risponde Fabio Federico – si uscirebbe dalla morsa Avezzano-L’Aquila che dal punto di vista sanitario ci depaupera, dal punto di vista elettorale ci ha già azzerato (vedi il rimodellamento delle circoscrizioni). Avezzano dal punto di vista della giustizia è in ormai chiara competizione: vedi le dichiarazioni degli on.li del PD di Avezzano, quelli liberi.

Il ruolo di città di cultura, unico centro artistico della provincia, non sarebbe valorizzato dal collegamento con una città nuova?

Sicuramente Sulmona avrebbe tutto da guadagnare con il contatto stretto al capoluogo. Che dire, per esempio, delle immense possibilità di spazi che il nostro nucleo industriale offrirebbe alla sempre maggiore richiesta della costa pescarese strangolata tra Teramo e Chieti? Che dire dell’autostrada che ci collega? E della strada ferrata più importante d’Abruzzo che ci unisce a Roma? Della facilità di collegamento con l’aeroporto? Dispiacerebbe, infine che il motore economico d’Abruzzo, la città più grande, fosse ridotta ad un rango subalterno.

I nuovi confini delle province potrebbero contribuire a un riequilibrio del territorio abruzzese, visto che adesso la provincia dell’Aquila, da sola, è estesa quanto metà Abruzzo?

Su questo sono in perfetta unità di intenti con il Sindaco di Pescara. Ho parlato con lui la settimana scorsa, prima del “Coordinamento Autonomie Locali”. Purtroppo per adesso abbiamo dovuto prendere atto che le dinamiche scelte per questa riforma sono sbagliate ed illogiche, nel senso che saranno prima scelte le province da salvare e solo successivamente saranno accorpate le altre rimodellandone i confini. Quindi è difficile… ma non impossibile – conclude Federico.

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