SFUGGE L’OBIETTIVO MINIMO DI OTTENERE UN CONSIGLIERE A PALAZZO SAN FRANCESCO
6 GIUGNO 2016 – Il disastro di Forza Italia a Sulmona appariva chiaro già dalle proiezioni dei primi risultati nei seggi elettorali;
è apparso imbarazzante per la sen. Paola Pelino che non riusciva a piazzare un sindaco di sua fiducia (né a coltivare alleanze che potessero limitare il danno); ma nelle prime ore del pomeriggio, con la conferma che alla lista berlusconiana non andrà neanche un consigliere di minoranza, la “Caporetto” ha raggiunto livelli persino più eclatanti di quelli che hanno travolto le ambizioni politiche di Stefania Pezzopane, priva del simbolo del suo partito in una città che pure ha dato molto alla sinistra e alla sua stessa esperienza di presidente della Provincia dell’Aquila.
I casi nei quali un senatore non ha neanche un consigliere nel suo Comune saranno così rari in tutta Italia che il futuro stesso della signora Pelino è irrimediabilmente segnato. Collocatasi sotto l’ala protettrice di Berlusconi, in realtà in questo decennio di elezioni in parlamento non ha formulato alcuna proposta innovativa per Sulmona e il suo circondario.
Pur non volendo tornare a dir male (cioè la cosa giusta) sulla legge di soppressione del tribunale di Sulmona (realtà di fatto alla quale non ha saputo opporre argomento alcuno), occorre constatare che negli ultimi anni non ha indovinato una mossa. Rilasciò un’intervista a questo giornale sostenendo la necessità che venisse aperto un altro casello autostradale nella Valle Peligna; e dopo un mese sproloquiò in un’altra intervista per dire il contrario. Da ultimo, ha preparato un disegno di legge arronzato per il Bimillenario ovidiano, addirittura presentandolo in una conferenza stampa alla quale ha chiamato a partecipare “Fabbricacultura” che ha orchestrato la cerimonia di collocazione di una corona di aglio in testa alla statua di Ovidio in Piazza XX Settembre.
A parte le vicende personali che l’hanno portata sui giornali perché non ha adempiuto ad obbligazioni per l’acquisto di merci e servizi, sotto il profilo politico Paola Pelino sconta la presunzione di voler imporre la sua presenza al territorio percorrendo la scorciatoia dei contatti diretti con l’entourage di Berlusconi. Non si è mai sottoposta all’esame per una elezione a sindaco; è stata la spina nel fianco dell’amministrazione Federico per la sua sostanziale assenza nell’opera di raccordo tra il Comune e le istituzioni romane; non ha perso occasione di intraprendere risse con l’altro parlamentare sulmonese di “Forza Italia” Maurizio Scelli (che a sua volta non mancava di dir male dell’amministrazione Federico e della stessa Pelino; addirittura fu registrato in un comizio in provincia di Pescara).
Insomma, “Forza Italia” non abita più qui; e prima di scomparire ha fatto danni seri per decenni.
Nella foto: il giorno prima delle elezioni comunali un arcobaleno la collegato il municipio con Palazzo Corvi sorvolando la Chiesa di San Francesco. A scrutare gli auspici, potrebbe essere stato un buon segno dopo anni di grigissimo andamento della politica.